Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...
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prima: il vecchio tutore lasciava le cose come stavano, prendeva i beni in gestione e li gestiva<br />
<strong>per</strong> conto della famiglia e li restituiva agli eredi in attesa, tutto congelato, tutto immobilizzato,<br />
la <strong>per</strong>sona <strong>per</strong> fare un esempio a causa di un incidente stradale cade e diventa un soggetto<br />
<strong>per</strong>icoloso, i suoi beni vengono congelati <strong>per</strong> poi essere restituiti alla generazione successiva.<br />
L’amministrazione di sostegno è il contrario, decide in funzione della <strong>per</strong>sona, pensa ai suoi<br />
desideri e bisogni, e a tal fine decide. Il piano è la chiave di volta anche dell’amministratore di<br />
sostegno. Cosa succede all’economia di un soggetto debole? Molto spesso ci sono i<br />
disinvestimenti, la casa c’è, ma nessuno l’aggiusta, il terrazzino sta crollando e nessuno fa la<br />
riparazione, c’è una vecchia macchina e nessuno l’aggiusta. I nastri fondamentali della nostra<br />
vita sono tre: l’aspetto patrimoniale, l’aspetto <strong>per</strong>sonale e l’aspetto sanitario. Occorre che tutte<br />
queste cose vengano intrecciate in un progetto responsabile, ragionevole. L’assistente ha<br />
quindi un ruolo dinamico, intervenendo e pianificando, cercando di capire di cosa la <strong>per</strong>sona<br />
ha bisogno. Altro punto forte pratica e gestionale, non mi interessa se sei schizofrenico,<br />
flippato, quali sono le tue turbe, e quale è la tua diagnosi, mi interessa sa<strong>per</strong>e che sei<br />
inadeguato a gestire i tuoi beni, non sei un incapace, anzi questa parola scompare. Se voi<br />
foste interdetti sareste tutti uguali <strong>per</strong>ché il meccanismo è un’etichetta, uno statuto che si<br />
applica a tutti nello stesso modo, tutti clonati allo stesso modo, invece con questa legge<br />
avviene tutto il contrario, il diritto dal basso dove esiste la <strong>per</strong>sona, il giudice va dalla <strong>per</strong>sona,<br />
lo guarda negli occhi, gli parla, si informa, parla con i medici e sceglie in funzione dei colloqui;<br />
possiamo parlare di un abito su misura.<br />
La grande scommessa è tradurre tutto questo, voler togliere dall’abbandono, dall’infelicità tutte<br />
queste <strong>per</strong>sone, come si fa in Italia nel 2008? Bisogna organizzarsi e noi proponiamo tre<br />
cose: la prima è quella di fare un tavolo comune <strong>per</strong> decidere un piano, con il sindaco,<br />
l’Assessore alle politiche sociali, la Provincia, la ASL, il volontariato, le coo<strong>per</strong>ative sociali, le<br />
case di riposo … quindi come prima cosa abbiamo la governance dell’amministratore di<br />
sostegno; come seconda cosa è necessario uno sportello triangolare, un posto nel centro di<br />
Lucca, in cui ci sia un volontario, un assistente del Comune che con un microfono, un telefono<br />
e un computer informa la collettività; tre sono le interfacce fondamentali, la collettività che<br />
deve sa<strong>per</strong>e che esiste questa legge, il giudice che non deve essere lasciato solo, e il terzo<br />
versante di collegamento è l’amministratore che non deve essere abbandonato, infatti io non<br />
farei mai l’amministratore se so che sono abbandonato a me stesso dopo che il giudice mi ha<br />
nominato; lo farò se so che c’è qualcuno a cui posso appoggiarmi a mia volta; come terza<br />
cosa importante è che suggeriamo l’ammirazione nei confronti dell’amministratore di sostegno<br />
che invece di andare a giro con le ragazze di Lucca dedica del tempo <strong>per</strong> i soggetti deboli.<br />
Serve un’associazione <strong>per</strong> gli amministratori di sostegno in cui possono ritrovarsi e<br />
confrontarsi, bisogna che l’amministrazione pubblica dia qualche tessera, qualche coccarda e<br />
soprattutto qualche soldino, <strong>per</strong>ché ditemi voi farlo gratis questo lavoro non è semplice; se i<br />
beneficiari sono ricchi sappiamo che il giudice concederà <strong>per</strong> lo meno dei rimborsi, ma<br />
quando ce ne sono molto poveri, tutti scappano; l’amministratore è il centro di tutto, ma tutti<br />
noi possiamo fare la nostra parte.<br />
<strong>Gemma</strong> <strong>Del</strong> <strong>Carlo</strong><br />
Grazie al Professore, le vorrei fare una domanda: molte famiglie hanno paura a chiedere un<br />
amministratore di sostegno, <strong>per</strong>ché quando la pratica è in mano al giudice, quest’ultimo ha il<br />
potere di interdire o inabilitare; su questo punto tante <strong>per</strong>sone non sanno come muoversi e<br />
hanno paura.<br />
Prof. Cendon<br />
Mi dovete aiutare, <strong>per</strong>ché noi abbiamo presentato al Parlamento Italiano un progetto di legge<br />
<strong>per</strong> abrogare l’interdizione, questo è già stato presentato nel Governo precedente e<br />
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