Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

questione (una decina di persone), realizzando una soddisfacente ottimizzazione
anche dal punto di vista delle risorse impiegate.
• È stata aperta nel giugno scorso un nuova residenza a Scandicci, la Meridiana,
destinata ad ospitare in piccoli appartamenti un totale di otto persone, con una
copertura assistenziale bassa, per una ultima fase di verifica delle autonomie personali
riacquisite, che possano permettere un rientro nei percorsi abitativi e di vita condivisi
dalla cittadinanza.
• procede intanto il progetto di Casa Martelli nella collina sopra allo IOT, dove è prevista
la ristrutturazione della vecchia struttura esistente, con un progetto che è ancora nelle
fasi burocratiche della realizzazione, ma che intanto è partito, anche se con tempi
complicati, perchè è all’interno di una ristrutturazione complessiva, che arriverà in porto
nell’arco di due-tre anni.
Lì, come in altre occasioni, c’è stato un coinvolgimento delle associazioni, rappresentate nella
ASL di Firenze, che hanno costituito un forte stimolo per la elaborazione del progetto,
contribuendo anche alla definizione delle caratteristiche tecniche della struttura, insieme
all’architetto progettista.
La questione Spdc: non siamo lontani da una completa risistemazione del sistema dei presidi
SPDC dell’Azienda, perchè l’Spdc nuovo di Torregalli aprirà nei primi mesi dell’anno prossimo,
con una struttura di altissimo pregio; il Ponte Nuovo verrà trasferito entro quest’anno nella
nuova sede, completamente ristrutturata, dell’ex collegio dell’Oblate nel comprensorio di
Careggi. Rimane la questione di Santa Maria nuova, che è già interessata dai lavori per il
nuovo ospedale, con una ristrutturazione anche del SPDC, che avrà però tempi più lunghi.
Abbiamo finora parlato della parte strutturale, ma il Dipartimento ha sviluppato numerosi
progetti, in questi anni, con l’aiuto di finanziamenti regionale finalizzati che hanno permesso di
potenziare e qualificare le attività di istituto, fornendo prestazioni LEA con maggiore
appropriatezza e nelle linee dei Piani Sanitari Regionali. Inoltre si è consolidata la
collaborazione dei servizi all’interno delle società della Salute, attivando progetti di alta
integrazione sul territorio.
La residenza le Querce, è nata da un progetto attivato nel 2001 in forma sperimentale e che si
è confermato negli anni, proponendosi come struttura a disposizione dell’Area Vasta. Con il
passaggio della responsabilità della Salute in carcere al SSN, e con la possibilità della
adozione, da parte del giudice, di misure alternative al carcere, essa costituisce un punto di
riferimento per la predisposizione e la verifica di percorsi riabilitativi territoriali. Si è in questo
modo costituita come struttura residenziale dedicata ai percorsi di uscita dall’Ospedale
Psichiatrico Giudiziario e per la predisposizione di progetti individuali di riabilitazione e
reinserimento territoriale di malati di mente, autori di reato o sottoposti a provvedimenti
giudiziari restrittivi.
Il CTE (Centro di Terapia Intensiva Psichiatrica) “La Terrazza”, offre una risposta all’esordio
psicotico alternativa al percorso che passa attraverso l’ospedalizzazione, e mette a
disposizione un percorso di “svincolo” di giovani post-adolescenti da legami familiari simbiotici.
Opera offrendo risposte a ponte tra la tarda adolescenza e la maggiore età, sviluppando
importanti ambiti di collaborazione con i servizi dedicati alle due fasce di età. La struttura è
nata da una collaborazione con l’Università.
Il progetto Autismo riguarda la cura dei disturbi dello spettro autistico, che rappresentano uno
dei quadri psicopatologici più invalidanti dell’età evolutiva per le gravi conseguenze sullo
47