Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

test di screening al bilancio di salute del diciottesimo mese di età, con gli strumenti diagnostici
adottati si riesce a porre il sospetto di diagnosi di autismo in un’età precocissima. La
letteratura internazionale dice che se noi possiamo utilizzare una finestra terapeutica tra
dodici e ventiquattro mesi e da ventiquattro mesi a trentasei mesi si possono avere risultati
estremamente importanti dando a questi pazienti, non tanto la possibilità di guarire, ma la
possibilità di migliorare nel piano della relazione e della comunicazione. La prospettiva di
lavoro è tale che può cambiare profondamente la storia di vita di quei pazienti. Ma
consideriamo anche il caso di Pistoia, dove si sta lavorando sul piano della misura dei risultati
attraverso la definizione di nuovi indicatori che permettano di valutare i singoli progetti
terapeutici riabilitativi individualizzati. Nel piano sanitario 2008-2010 si afferma che dobbiamo
garantire ai pazienti gravi un progetto terapeutico individualizzato con un approccio multiprofessionale.
Questa indicazione intende ribadire che se è vero che ai nostri servizi
accedono circa centomila persone, fortunatamente una bassa percentuale di questi ha diritto
e bisogno di questo progetto individualizzato multi professionale. Dovremo lavorare per
individuare degli indicatori che permettano di monitorare questo specifico problema, per
questo consideriamo importante la sperimentazione avviata a Pistoia. Nel nuovo piano
sanitario viene enfatizzato il ruolo della medicina di iniziativa e la cura della cronicità. Il fatto
che la ASL di Siena abbia individuato nel proprio programma per la cura della cronicità anche
la salute mentale apre una prospettiva di lavoro importante. Ultimo aspetto è quello relativo ai
problemi con l’università; in Toscana le cliniche universitarie rappresentano un nodo della rete
assistenziale i rapporti sono continui anche sul piano della formazione e della ricerca.
Insieme alla Dottoressa Fratti, la Dottoressa Gonnelli e la Dottoressa Elisabetta De Melis, che
colgo l’occasione di ringraziare, sicuramente continueremo in questo nostro impegno e
pensiamo che dobbiamo continuare così come abbiamo fatti in questi anni a lavorare perché
la trasformazione sia fatta insieme e con il protagonismo di tutti compresi gli utenti ed i
familiari. Questo grande cambiamento di cui la salute mentale ha bisogno in Toscana passa
attraverso la realizzazione della alleanza virtuosa di cui ho parlato finora. Tutti insieme con
lealtà, parrasia e nella chiarezza dei rapporti, io sono convinto che potremo realizzare gli
obbiettivi migliori. Stamani il responsabile della segreteria dell‘Assessore, il Dot Del Bianco,
ha preso degli impegni e ne siamo contenti, e in particolare l’impegno di dare continuità a
questi incontri con le associazioni, i professionisti e le aziende; stamani ha precisato che sarà
compito dell’assessorato fare verifiche periodiche con le aziende perché gli impegni che si
assumono abbiano riscontro. Infatti come ha detto la Signora Gemma Del Carlo, siamo
d’accordo con le indicazioni che la Regione ha approvato sia come leggi sia come disposizioni
che vengono emanate, ma ci lamentiamo perché poi queste non vengono uniformemente
applicate; l’impegno che noi ci assumiamo è la verifica che queste norme siano realizzate così
come sono state previste in tutto il territorio toscano. Grazie
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