Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...
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nazionale e si impegna a definire il modello organizzativo <strong>per</strong> assicurare una nuova gestione<br />
della struttura sulla base del principio fondamentale della territorialità. L’ambito territoriale<br />
deve costituire la sede privilegiata <strong>per</strong> affrontare i problemi della salute, della cura e della<br />
riabilitazione <strong>delle</strong> <strong>per</strong>sone con disturbi mentali internate o detenute nell’O.P.G.<br />
Le Regione Toscana è altresì impegnata a proseguire il <strong>per</strong>corso avviato finalizzato a<br />
garantire idonei livelli assistenziali attraverso la realizzazione, nell’ambito della<br />
programmazione di Area Vasta, di specifiche strutture <strong>per</strong> gli internati residenti in Toscana.<br />
I rischi di mortalità dei pazienti affetti da disturbi psichiatrici<br />
I dati di letteratura evidenziano che le <strong>per</strong>sone con disturbi di salute mentale presentano un<br />
aumento del rischio di mortalità sia <strong>per</strong> cause naturali che non naturali. A tal proposito sono<br />
stati condotti studi nelle province di Firenze e Livorno che confermano queste segnalazioni.<br />
Infatti le ricerche evidenziano che i pazienti con diagnosi psichiatrica hanno un aumento del<br />
rischio di mortalità tre volte più alto della popolazione non affetta da tali disturbi. I fattori più<br />
comunemente suggeriti <strong>per</strong> dare una lettura complessiva tale fenomeno sono: gli stili di vita<br />
poco salutari, gli effetti collaterali dei farmaci psicotropi, la minore frequenza con cui<br />
verrebbero diagnosticati e debitamente trattati i disturbi fisici.<br />
Anche la <strong>per</strong>centuale di morte <strong>per</strong> cause quali il suicidio ed altre cause violente è più elevata.<br />
Emerge <strong>per</strong>tanto la necessità di orientare i servizi di salute mentale e più complessivamente<br />
tutto il sistema assistenziale <strong>per</strong>ché si sviluppi una maggiore attenzione ad una “presa in<br />
carico globale” di questi pazienti.<br />
La Regione Toscana si impegna ad un costante e diffuso monitoraggio di questo fenomeno.<br />
I Farmaci e le terapie complementari<br />
Nella Regione Toscana l’uso dei farmaci antidepressivi è più alto della media nazionale con<br />
differenze territoriali significative.<br />
Occorre <strong>per</strong>tanto sviluppare azioni, insieme alla Commissione terapeutica regionale, <strong>per</strong><br />
promuovere l’uso appropriato dei farmaci su tutto il territorio e migliorare il rapporto tra medici<br />
di medicina generale e Dipartimenti di salute mentale. Per favorire tali <strong>per</strong>corsi verranno<br />
adottate specifiche linee di indirizzo in materia.<br />
La riduzione del ricorso ai farmaci all’interno di un <strong>per</strong>corso teraputico-riabilitativo è<br />
<strong>per</strong>seguibile anche attraverso una piena valorizzazione <strong>delle</strong> terapie psicologiche (dalle<br />
terapie psico–educative a quelle più propriamente psicoterapeutiche). Entro il triennio di<br />
validità del presente Piano saranno a tal fine elaborate specifiche direttive o<strong>per</strong>ative.<br />
Richiamato quanto indicato nell’azione di piano al paragrafo 5.6.1.6 del presente Piano<br />
Sanitario Regionale sulle Medicine Complementari e discipline bionaturali, si ritiene utile<br />
proseguire la s<strong>per</strong>imentazione di tali terapie nelle attività di cura e riabilitazione <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone<br />
affette da malattia mentale avvalendosi dell’apporto professionale della Struttura regionale di<br />
riferimento di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 1384 del 2002, e prevedendo lo<br />
sviluppo di programmi diretti:<br />
• alla valutazione di efficacia di tali trattamenti su minori e adulti;<br />
• a diffondere la conoscenza di tali pratiche attraverso iniziative di formazione <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori<br />
e di informazione <strong>per</strong> la cittadinanza.<br />
5.6.2.1.1 La promozione della salute mentale nell’infanzia e nell’adolescenza<br />
La promozione della salute mentale nell’infanzia e nell’adolescenza, rappresenta una priorità<br />
nell’ambito<br />
<strong>delle</strong> attività della salute mentale.<br />
Come afferma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità i bambini fino dalla prima<br />
infanzia, gli adolescenti<br />
ed i giovani si collocano tra le aree di popolazione particolarmente a rischio di disadattamento<br />
e di veri e propri<br />
disturbi psicopatologici a causa di fattori di rischio biopsicosociali. A questa fascia di<br />
popolazione deve essere quindi concessa un’elevata attenzione nelle attività di promozione<br />
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