Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

L’alba posto in Via delle Torri che grazie a tanti ragazzi è gestito da noi che abbiamo
attraversato tutti questo tipo di problematiche, senza operatori; da ognuno di questi ragazzi
prendo quello che possono dare, hanno un inserimento, un modo di stare insieme ai cosiddetti
sani, di socializzare e sentirsi di nuovo persone. Grazie a tutti.
Gemma Del Carlo
Grazie Valeriana e adesso diamo la parola a Luca Brilli.
Luca Brilli
Buongiorno a tutti. Volevo ringraziare la F.A.S.M. in particolare Gemma Del Carlo, e vi leggerò
due righe che ho scritto.
Un grazie alla F.A.S.M.; volevo ringraziare te e l’associazione perché se oggi godo di salute è
soprattutto grazie alla F.A.S.M.; qui ho trovato l’ambiente ideale per promuovere iniziative,
comunicare e misurarmi nel confronto con gli altri, relazionarmi e vivere la vita in eguaglianza,
salute mentale e fratellanza reciproca, dove tu sei l’altro e l’altro sei tu, in una simbiosi di
amore e di parità. Assieme a voi sono cresciuto tantissimo, fino a diventare un volontario; il
mio desiderio è di continuare a crescere con tutti voi, per migliorare la mia persona negli anni
venturi. Un saluto, Luca.
Gemma Del Carlo
Grazie Luca e passiamo la parola a Bonechi Carlo.
Bonechi Carlo
Buongiorno. Io sono Carlo Bonechi e sono di Prato e mi sono iscritto per un intervento. Vorrei
parlare della legge 180, dopo i suoi trent’anni, visto che se l’istituzione manicomiale è stata
chiusa è grazie alla legge 180. Quindi con tale riforma è stato avviato un percorso di grande
civiltà con l’abolizione dell’istituzione manicomiale considerato luogo di non cura e disumano.
Tanta strada abbiamo fatto e tanta ne dobbiamo ancora fare per qualificare gli interventi e
umanizzare i luoghi di cura e di vita. Il percorso di superamento degli ospedali psichiatrici non
è però stato accompagnato dalla realizzazione di buoni servizi territoriali di salute mentale. I
luoghi di cura e la famiglia assumono un ruolo di primaria importanza, ma le famiglie si sono
trovate impreparate a sostenere questo carico perché troppo spesso i servizi non rispondono
in maniera adeguata alle esigenze e ai tanti bisogni e problemi che ogni giorno li affliggono. E’
stato avviato un percorso di grande civiltà. Nonostante questo grande limite, laddove i
dipartimenti hanno applicato i principi e la riforma psichiatrica ci sono già stati degli ottimi
risultati da parte dei pazienti e dei loro familiari, ma in molti servizi persistono situazioni molto
difficili e inaccettabili, ricorsi a pratiche coercitive, spdc che usano contenzione fisica e
farmacologica, porte chiuse e video sorveglianza. Inoltre constatiamo un non adeguato
sostegno ai familiari che spesso si trovano ad assumersi un carico familiare insopportabile in
solitudine e in disperazione. Ricordiamo inoltre la difficoltà dei servizi a garantire interventi a
causa di scarse di risorse finanziarie e umane. L’abbandono di molti casi difficili che se non si
ripresentano al CSM vengono dimenticati dagli operatori. Sono preoccupato che questo nuovo
governo farà di tutto per modificare la politica della legge 180 che come sapete nel nome della
sicurezza hanno cominciato con i ROM, le prostitute, la caccia al diverso e il diverso un
domani potrebbe essere il portatore di problemi psichiatrici. Mi auguro che non inizi una
campagna contro la 180 che purtroppo credo che sia già iniziata; i problemi non sono pochi,
nella presa in carico, nei percorsi di cura condivisi, mancanza di personale e di risorse nei
servizi persi di vista, non collaboranti di stigma e di pregiudizio, l’elenco sarebbe molto lungo.
Mi domando come oggi il disagio psichico sia visto dall’immaginario collettivo e come sia
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