Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...
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POMERIGGIO<br />
<strong>Gemma</strong> <strong>Del</strong> <strong>Carlo</strong><br />
Buon Pomeriggio a tutti; riprendiamo i lavori dando la parola a Galileo Guidi.<br />
Galileo Guidi<br />
Direi che si può cominciare con i Direttori Generali presenti dando un quarto d’ora di tempo a<br />
disposizione <strong>per</strong> ciascuno e poi lasciare una mezzora <strong>per</strong> il dibattito <strong>per</strong> tutti coloro che<br />
vogliono intervenire. Direi quindi di partire con le aziende rappresentate dai Direttori. Diamo la<br />
parola al Dott. Lisandro Fava che è il Direttore Sanitario della ASL di Lucca.<br />
Situazione dei servizi di salute mentale: quali azioni concrete<br />
negli ultimi tre anni e quali strumenti di verifica. I Direttori<br />
Generali <strong>delle</strong> Aziende USL della Toscana<br />
Lisandro Fava – Direttore Sanitario Azienda USL 2 Lucca<br />
Buonasera a tutti. Porto i saluti della Direzione Generale in particolare quelle del Dott. Tavanti<br />
che non è potuto venire <strong>per</strong> un impegno che aveva già da molto tempo in agenda. Sarò<br />
rapidissimo e illustrerò il progetto che noi abbiamo iniziato a concepire già nel 2007 <strong>per</strong><br />
cercare di creare una rete di assistenza al paziente con problemi di tipo psichiatrico, in quanto<br />
abbiamo visto che spesso ci troviamo a correre dietro a emergenze o situazioni contingenti e<br />
quindi si notava un dispendio <strong>delle</strong> risorse e un’incapacità di garantire una continuità di<br />
<strong>per</strong>corso che coprisse a 360° tutti i bisogni assist enziali del paziente. Ho fatto una specie di<br />
scaletta che tende ad individuare quelle che sono a nostro avviso i nodi più importanti del<br />
<strong>per</strong>corso dove spesso possono verificarsi <strong>delle</strong> criticità; mi riferisco alla gestione dell’urgenza,<br />
il problema dell’accoglienza, della residenzialità e della riabilitazione con l’inserimento sociale<br />
dei pazienti, la continuità assistenziale e soprattutto la possibilità di una verifica sia clinica sia<br />
di un processo che stiamo sviluppando, avendo diviso in segmenti gli snodi, in qualche modo<br />
già garantisce la possibilità di verificare il nostro <strong>per</strong>corso. E' molto importante riuscire a<br />
concepire un <strong>per</strong>corso strategico ben definito <strong>per</strong> poi essere anche in grado di verificarlo, e<br />
visto che le risorse sono limitate è bene utilizzarle in maniera limitata individuando bene quali<br />
sono le criticità e le priorità di gestione. Abbiamo fatto un grosso lavoro con il dipartimento di<br />
emergenza, sia a livello di servizio 118 sia a livello di pronto soccorso. A livello di servizio 118<br />
abbiamo <strong>per</strong> esempio un abuso dell’aso, che è uno strumento considerato più semplice e più<br />
flessibile e quindi nella nostra azienda c’era stato un grosso aumento di questo tipo di<br />
trattamento, sottovalutando la delicatezza che ha l’accertamento sanitario obbligatorio. Il<br />
<strong>per</strong>corso sull’aso e il tso l’avevamo concordato già un anno fa con il dipartimento di salute<br />
mentale, lo stiamo revisionando e dovremmo completare la revisione entro i prossimi tre mesi.<br />
Abbiamo creato dei <strong>per</strong>corsi gestionali di condivisione della gestione del paziente <strong>per</strong> il pronto<br />
soccorso, anche <strong>per</strong>ché abbiamo constatato che spesso lo stigma del paziente psichiatrico<br />
iniziava con il pronto soccorso, il paziente psichiatrico era considerato una patologia che non<br />
rientrava negli schemi di trattamento del pronto soccorso e quindi veniva affidato<br />
esclusivamente alle professionalità. Abbiamo iniziato dei <strong>per</strong>corsi insieme a dei colleghi del<br />
pronto soccorso sia sulla gestione farmacologica sia sulla gestione totale del paziente e<br />
sull’interazione con i reparti di psichiatria che devo dire sta dando dei buoni risultati. Abbiamo<br />
iniziato a lavorare anche in questo senso anche <strong>per</strong> la gestione del minore psichiatrico che è<br />
un’emergenza in aumento come pure quella della doppia diagnosi. Sul minore psichiatrico<br />
abbiamo coinvolto dal punto di vista procedurale la pediatria. Abbiamo fatto anche qualche<br />
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