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Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

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sviluppo <strong>delle</strong> competenze cognitive, affettive e relazionali del bambino. L’individuazione<br />

precoce <strong>delle</strong> situazioni di autismo e la messa in atto di un trattamento mirato, influenza<br />

positivamente la prognosi di tali disturbi. È stato quindi attivato un centro <strong>per</strong> l’autismo che<br />

raccoglie e organizza risorse dedicate, sviluppando interventi di diagnosi precoce e di presa in<br />

carico, in rete con i servizi <strong>per</strong> l’Infanzia adolescenza dell’Azienda; suoi obiettivi sono lo<br />

sviluppo e il consolidamento della rete integrata di servizi <strong>per</strong> la presa in carico dei disturbi<br />

dello spettro autistico in età evolutiva, la costruzione della continuità con l’età adulta nel<br />

territorio fiorentino, la verifica e l’integrazione con analoghi gruppi dell’Area Vasta secondo le<br />

linee del PSR.<br />

Nel corso del primo anno di attuazione del <strong>per</strong>corso di assistenza <strong>per</strong> i Disturbi dello Spettro<br />

Autistico (2006), grazie alla precedente o<strong>per</strong>a di sensibilizzazione dei pediatri e dei nidi, l’età<br />

della diagnosi è calata da 3 anni e un mese a 2 anni e 3 mesi, in linea con le raccomandazioni<br />

internazionali.<br />

Alla fine del 2005 si è costituito il Centro aziendale <strong>per</strong> la terapia dei DCA, che rappresenta<br />

attualmente un riferimento <strong>per</strong> i servizi aziendali e una valida es<strong>per</strong>ienza di integrazione tra i<br />

servizi <strong>per</strong> l’infanzia e quelli <strong>per</strong> adulti. Fino a pochi anni fa le diagnosi relative a disturbi del<br />

comportamento alimentare erano quasi assenti, tra la popolazione dei nostri servizi; la<br />

costituzione del Centro aziendale, in linea con le indicazioni regionali di piano, ha raccolto<br />

l’evidenza del problema e ha messo a disposizione una risorsa dedicata, collocandola un po’<br />

a lato del circuito psichiatrico, <strong>per</strong> aiutare il sempre difficile approdo alle cure dei soggetti con<br />

questo tipo di patologia. In questo modo in tre anni hanno avuto accesso al Centro 94<br />

<strong>per</strong>sone, nella ampia fascia d’età dalla prima adolescenza all’età adulta (età media 23 anni).<br />

Si sta lavorando a consolidamento dell’es<strong>per</strong>ienza e della rete integrata che si è costituita con<br />

i servizi territoriali, con i presidi ospedalieri e con l’Università.<br />

Altri progetti riguardano:<br />

Inserimenti lavorativi: Oltre 500 <strong>per</strong>sone inserite nel progetto di collaborazione con i servizi<br />

<strong>per</strong> il lavoro della Provincia, dal suo inizio nel 2001. Ad oggi sono state inserite al lavoro oltre<br />

150 <strong>per</strong>sone seguite dai servizi. La collaborazione con la Provincia si è strutturata nel 2007 in<br />

un protocollo con l’Azienda e con le SDS che prevede la partecipazione del nostro <strong>per</strong>sonale<br />

es<strong>per</strong>to alle strutture <strong>per</strong> il collocamento. Il coordinamento del Gruppo Tecnico Provinciale è<br />

assegnato ad un nostro Psichiatra.<br />

Qualificazione dell’intervento con gli immigrati: formazione di piccoli gruppi di o<strong>per</strong>atori ai<br />

temi della interculturalità, <strong>per</strong> facilitare la costruzioni di relazioni terapeutiche nelle situazioni di<br />

crisi con pazienti immigrati. L’obiettivo è il su<strong>per</strong>amento della mediazione culturale intesa<br />

come mero servizio di traduzione linguistica, nello sforzo di comprendere l’espressione del<br />

disagio anche alla luce <strong>delle</strong> caratteristiche della cultura di provenienza. In prospettiva si mira<br />

anche alla costruzione di reti con le comunità locali di immigrati.<br />

<strong>Associazioni</strong> e volontariato: diffusa rete di rapporti con associazioni di familiari; sostegno e<br />

stimolo alla aggregazione di nuovi gruppi; collaborazione nella organizzazione di eventi e nella<br />

costruzione di <strong>per</strong>corsi terapeutici. Avvio di es<strong>per</strong>ienze di ricerca e formazione di volontari in<br />

grado di impegnarsi accanto ai nostri servizi, sotto opportuno tutoraggio, in <strong>per</strong>corsi di<br />

socializzazione appositamente individuati <strong>per</strong> gli utenti dei servizi. Con le associazioni di<br />

volontariato ci incontriamo regolarmente con un rapporto dialettico, visto che ci sono sempre<br />

problemi da discutere, ma improntato alla massima trasparenza, correttezza, coerenza e<br />

ascolto, su diversi tavoli, aziendale, <strong>delle</strong> società della salute, un tavolo regionale. Questa è<br />

una cosa particolarmente importante <strong>per</strong>chè spesso noi abbiamo bisogno di avere un<br />

feedback diretto da chi vive in prima <strong>per</strong>sona questi problemi e siamo intenzionati a<br />

proseguire in questa dialettica con le associazioni.<br />

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