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scopo di valutare l’esposizione e i rischi per la salute della popolazione esposta in<br />

esame, confrontando i dati ottenuti con appositi riferimenti e, se necessario, impostare<br />

azioni correttive (Angerer et al., 2007). Il MB, se condotto accuratamente, può fornire<br />

un’immagine nitida della quantità della sostanza tossica in esame realmente assorbita<br />

dall’organismo (dose interna). Grazie allo sviluppo tecnologico nel campo della chimica<br />

analitica, è oggi possibile arrivare a quantificare concentrazioni straordinariamente<br />

basse di sostanze tossiche nelle matrici biologiche, fino ad una parte per<br />

trilione/quadrilione (Paustenbach and Galbraith, 2006). Infine, il BM può essere<br />

propriamente diviso in tre categorie (Jakubowski and Trzcinka-Ochocka, 2005):<br />

- Monitoraggio biologico dell’esposizione: semplicemente la determinazione di<br />

una sostanza o di suoi metaboliti in un campione biologico.<br />

- Monitoraggio biologico degli effetti: quantificazione degli effetti biologici non<br />

avversi e reversibili.<br />

- Monitoraggio biologico della dose effettiva: misura della quantità di una<br />

sostanza tossica che interagisce con uno specifico bersaglio (“target”).<br />

Quasi tutti gli autori concordano che MA ed MB siano attività complementari in quasi<br />

tutte le attività di valutazione del rischio. Il MB è in grado di fornire informazioni<br />

essenziali per una corretta definizione dell’esposizione a composti tossici e l’uso<br />

d’indicatori biologici deve essere considerato un elemento centrale nella valutazione del<br />

rischio (Mutti, 2006). Di fatto, le misure di MA e di MB servono a quantificare<br />

rispettivamente l’esposizione e la dose assorbita. Tuttavia, in certi casi il MB viene<br />

considerato solo secondario al MA per diversi motivi (Jakubowski and Trzcinka-<br />

Ochocka, 2005): si ritiene che MB sia più costoso di MA, e l’utilizzo di alcuni campioni<br />

biologici, come il sangue, può non essere accettato da tutti i lavoratori per ragioni<br />

etiche. Inoltre, la pianificazione del MB è più complessa del MA, in quanto bisogna<br />

tener conto della tossicocinetica e del metabolismo delle specifiche sostanze tossiche<br />

all’interno dell’organismo per decidere quali campioni biologici raccogliere e a che<br />

tempi. In alcuni paesi, poi, non è stato deciso se il MB sia una parte dell’igiene<br />

industriale o della medicina del lavoro, con ovvi conflitti di competenze. Infine, i valori<br />

di riferimento esistono al momento solo per un numero relativamente basso di sostanze,<br />

anche se i metalli sono ben coperti e i limiti di riferimento esistono per quasi tutti quelli<br />

più tossici.<br />

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