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7.5 Validazione del Cromo nel condensato dell’aria espirata come<br />

biomarcatore di esposizione – soggetti affetti da tumore polmonare non<br />

a piccole cellule<br />

Lo studio presentato nel paragrafo 5.5 e sottoparagrafi mostrava che i pazienti con<br />

NSCLC non esposti a livello professionale non avevano livelli di Cr-CAE e Cr-U<br />

diversi da controlli non fumatori prima dell’intervento. Tuttavia, entrambi i livelli<br />

aumentavano significativamente dopo l’intervento. Infine, Cr-CAE correlava con Crtessuto,<br />

ma Cr-U non correlava con nessuna delle altre due variabili. Questi risultati<br />

sono fondamentali in quanto permettono di stabilire che vi è correlazione tra Cr-CAE e<br />

Cr nel tessuto anche nel caso di soggetti non esposti, dove i livelli di Cr in entrambe le<br />

matrici sono presumibilmente bassi, e che è possibile monitorare con Cr-CAE anche<br />

livelli di esposizione di un ordine di grandezza inferiori a quelli trattati nei precedenti<br />

paragrafi, dimostrando come Cr-CAE sia un biomarcatore di esposizione con buona<br />

sensibilità.<br />

Un dato interessante è che il fumo non sembrava avere effetto sui livelli di Cr-CAE.<br />

Allo stesso tempo, i livelli di Cr-U dei pazienti affetti da NSCLC erano in linea con i<br />

valori di riferimento riportati per la popolazione italiana [0.08 µg/L, con limite<br />

superiore del 95% CI di 0.24 µg/L (Apostoli et al., 1997) e 0.5 µg/L in Nord Italia<br />

(Minoia et al., 1988)] anche senza considerare la normalizzazione per la creatinina.<br />

D’altra parte, non esistono riferimenti univoci in letteratura sui livelli polmonari di Cr in<br />

soggetti non esposti e molti fattori, come l’esposizione ambientale, l’età, il sesso e<br />

l’origine possono influire sui livelli di Cr nel tessuto (Kollmeier et al., 1990b; Takemoto<br />

et al., 1991). Tuttavia, i nostri valori di Cr nel tessuto sono in linea con quelli riportati in<br />

diversi valori in letteratura (Al-Saleh and Al-Doush, 1996; Raithel et al., 1987; Raithel<br />

et al., 1993; Tsuneta et al., 1980), in particolare con l’intervallo di normalità definito da<br />

(Vanoeteren et al., 1986) (0.01-2.5 µg/g tessuto secco). Come già osservato, inoltre, Cr<br />

non si accumula nel tessuto canceroso rispetto a quello indenne (Raithel et al., 1989a;<br />

Raithel et al., 1989b).<br />

Alcuni autori hanno osservato un aumento di Cr nel tessuto polmonare di soggetti con<br />

tumore polmonare non di origine occupazionale probabilmente per effetto del fumo di<br />

sigaretta (Akslen et al., 1990; Paakko et al., 1989; Raithel et al., 1989b), ma studi<br />

recenti hanno mostrato che Cr è costantemente sotto il limite di rilevabilità nel fumo di<br />

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