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Molti studi in vivo e in vitro hanno dimostrato che i composti del Ni provocano<br />
mutazioni genetiche e danno al DNA, stress ossidativo, effetti epigenetici e regolazioni<br />
anomale dell’espressione genica per attivazione di specifici fattori di trascrizione<br />
collegati alle corrispondenti vie di trasduzione del segnale (Lu et al., 2005). Il Ni come<br />
ione (Ni 2+ ) è in grado di superare con una certa difficoltà la membrana cellulare ed è<br />
trasportato al nucleo da proteine di trasporto specifiche, mentre le particelle di Ni<br />
insolubili entrano nella cellula tramite fagocitosi con successiva dissoluzione nello ione<br />
fondamentale (Figura 4) (Oller, 2002). Per questo, i composti più cancerogeni del Ni<br />
devono avere le seguenti caratteristiche:<br />
- Essere sufficientemente insolubili per arrivare al polmone come particelle.<br />
- Entrare nelle cellule tramite fagocitosi.<br />
- Una volta dentro i fagosomi, rilasciare Ni 2+ .<br />
Un esempio è il solfato di Ni (Oller, 2002).<br />
Se dopo esposizione il più frequente affetto avverso è la dermatite da contatto, molti<br />
sintomi e malattie polmonari, tra cui bronchite cronica e asma, sono riportati in<br />
letteratura (ATSDR, 2005; Brera and Nicolini, 2005; Estlander et al., 1993), anche se ad<br />
onor del vero bisogna ricordare che spesso l’esposizione a Ni a livello occupazionale è<br />
concomitante a quella ad altri metalli e non sempre è facile distinguere esattamente<br />
quali sintomi e malattie derivino solo dal Ni (Antonini et al., 2004).<br />
4.2.1 Ni: i valori limite professionali e il monitoraggio biologico tradizionale<br />
Come recentemente riassunto nelle linee guida del SIMLII (Mutti, 2006), il TLV fissato<br />
dall’ACGIH è 1.5 mg/m 3 nell’aria come elemento metallico, ma è assai più basso per i<br />
composti insolubili (0.2 mg/m 3 ) e per i composti solubili, compreso il Ni solfato (0.1<br />
mg/m 3 ). Il TRK è 0.5 mg/m 3 per tutti i composti solubili e insolubili.<br />
Il monitoraggio biologico viene usualmente effettuato mediante dosaggio di Ni urinario.<br />
I livelli di riferimento per una popolazione non esposta sono usualmente