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tra tessuto sano e malato (Raithel et al., 1989a). Al contrario, un accumulo di Ni è stato<br />
osservato nel tessuto polmonare di pazienti con tumore polmonare a Taiwan (Kuo et al.,<br />
2006).<br />
In conclusione, ci si attende che il fumo di sigaretta aumenti i livelli di Ni polmonari,<br />
anche se almeno di un ordine di grandezza meno rispetto alle esposizioni professionali.<br />
4.3 Cadmio<br />
Il Cadmio (Cd) è un metallo di transizione noto per la sua alta tossicità. Evidenze<br />
sperimentali ed epidemiologiche su modelli in vitro, animali e sull’uomo hanno portato<br />
la IARC a classificarlo come cancerogeno per l’uomo (gruppo I) (IARC, 1993), in<br />
quanto l’esposizione a Cd è stata associata ai tumori al polmone, prostata, reni, fegato,<br />
testicoli e al sistema ematopoietico sia negli animali che nell’uomo (Waalkes, 2003;<br />
Waisberg et al., 2003). Il Cd è altamente utilizzato a livello industriale, ma diverse<br />
possono essere le sorgenti di esposizione ambientali: fumo di sigaretta, cibo<br />
contaminato, acqua potabile e suolo.<br />
Le più importanti caratteristiche del Cd sono la grande resistenza alla corrosione, la sua<br />
bassa temperatura di fusione e la sua eccellente conducibilità elettrica. I composti di Cd<br />
mostrano un’eccellente resistenza agli agenti chimici e alle alte temperature. Essi sono<br />
quindi intensamente usati nell’industria dei metalli non ferrosi per la creazione di leghe<br />
speciali, rivestimenti, stabilizzatori e soprattutto (più del 70% del suo uso) nella<br />
produzione di batterie Ni-Cd. Infine, i pigmenti del Cd hanno colori estremamente<br />
brillanti (giallo, arancio, rosso) e sono altamente usati nell’industria plastica e ceramica<br />
e nella lavorazione del vetro e degli smalti.<br />
Dal punto di vista tossicologico, i meccanismi di carcinogenicità del Cd sono ancora<br />
largamente sconosciuti, nonostante i tanti studi fatti in tal senso. Il Cd si lega<br />
debolmente al DNA e non è neppure un metallo attivo dal punto di vista delle reazioni<br />
redox, indicando che non è in grado di indurre direttamente stress ossidativo (Waalkes,<br />
2003). Cd potrebbe agire come cancerogeno epigenetico o come cancerogeno<br />
indirettamente genotossico, in quanto di per sé è scarsamente mutageno (Waalkes,<br />
2003). Alcuni dei meccanismi proposti per la sua tossicità sono l’attivazione aberrante<br />
di geni, aumentata proliferazione cellulare, la soppressione dell’apoptosi e alterazioni<br />
nella capacità di riparo del DNA (Giaginis et al., 2006; Waalkes, 2003). Inoltre, il Cd<br />
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