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sigaretta (Rustemeier et al., 2002; Wagner et al., 2001), mentre Cd e Pb,<br />
tradizionalmente associati a fumo di sigaretta (Chiba and Masironi, 1992; Kalcher et al.,<br />
1993), sono sempre presenti. Quindi, è possibile che negli ultimi anni il tabacco<br />
contenga meno Cr per via di controlli più puntuali rispetto a fine anni ’80.<br />
L’aumento di Cr-U e Cr-CAE dopo l’intervento suggerisce che gli strumenti chirurgici<br />
possano essere una fonte di contaminazione, seppur modesta, di Cr, come già ipotizzato<br />
(Raithel et al., 1989a). Questo ovviamente non esclude la possibilità che possano esserci<br />
altre fonti di contaminazione (fluidi fisiologici, medicine, etc.). Poiché, come già<br />
accennato, l’esposizione è circa un ordine di grandezza minore rispetto a quella dei<br />
lavoratori moderatamente esposti presentati precedentemente, osservando anche<br />
l’aumento nei valori di Cr-CAE e Cr-U dopo l’intervento, Cr-CAE può essere<br />
considerato un biomarcatore di esposizione locale con ottima sensibilità.<br />
Se dalla letteratura è noto che i lavoratori esposti a Cr abbiano livelli di Cr-tessuto più<br />
alti rispetto a soggetti non esposti (Ishikawa et al., 1994; Raithel et al., 1993; Tsuneta et<br />
al., 1980), il nostro studio mostra per la prima volta in letteratura una correlazione tra<br />
Cr-tessuto e Cr-CAE anche in soggetti non professionalmente esposti, mettendo in luce<br />
come Cr-CAE possa essere considerato rappresentativo dell’esposizione locale a livello<br />
dell’organo bersaglio.<br />
Poiché Cr-U non correlava né con Cr-EBC né con Cr-tessuto, si confermava per<br />
l’ennesima volta che Cr-CAE e Cr-U possono fornire informazioni parallele ma diverse<br />
tra di loro, probabilmente a causa della cinetica di escrezione relativamente lenta del Cr<br />
all’interno del corpo umano e dalla possibile presenza di vie di esposizione. Per il fatto<br />
che sia Cr-CAE e Cr-U aumentassero dopo l’intervento, è probabile che Cr-CAE sia più<br />
rappresentativo della contaminazione polmonare, mentre Cr-U della contaminazione del<br />
sangue. Ricordiamo infine che comunque la correlazione tra Cr-CAE e Cr-tessuto è<br />
relativamente modesta, un po’ perché i livelli sono bassi e maggiormente influenzabili<br />
da variabilità inter- e intra-individuale, un po’ perché è noto che Cr non tende ad<br />
accumularsi in modo omogeneo nei polmoni, prediligendo le are più alte dei polmoni e i<br />
bronchi (Ishikawa et al., 1994; Kondo et al., 2003; Raithel et al., 1987; Vanoeteren et<br />
al., 1986).<br />
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