16.06.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Cr(VI) nel CAE rinforza l’ipotesi che le vie aeree siano il principale bersaglio della<br />

tossicità del Cr(VI).<br />

In questo studio, è stato usato un nuovo sistema per misurare il Cr(VI) in campioni<br />

ambientali attraverso un estrazione liquido/liquido in 1-butanolo del complesso Cr(VI)-<br />

DPC. L’utilizzo di questo solvente permette di amplificare notevolmente il segnale in<br />

assorbanza del complesso, e permette di ridurre il LOD di circa un fattore tre rispetto al<br />

metodo standard, quando si utilizza un rapporto butanolo/acqua di circa 1:3. Questo<br />

implica che circa il 75% delle molecole di Cr-DPC si concentrano nella fase organica<br />

della soluzione.<br />

Per monitorare la concentrazione di Cr(VI) nel CAE, si è reso necessario lo sviluppo di<br />

un altro metodo, più sensibile di quello colorimetrico. In questo metodo, la<br />

concentrazione di Cr(VI) viene valutata in ETAAS dopo una doppia estrazione,<br />

sfruttando la capacità del TBA di formare una coppia ionica col cromato in solvente<br />

organico ed in ambiente acido (Kusakabe and Arai, 1996; Noroozifar and Khorasani-<br />

Motlagh, 2003). Il segnale del Cr(VI) in CAE risultava leggermente più basso rispetto a<br />

quello in acqua (circa il 10%), poichè l’efficienza della doppia estrazione in CAE è<br />

leggermente minore. Questo può essere spiegato dalla possibile interferenza di tracce di<br />

alcuni anioni nel CAE (sali e proteine). Questo leggero effetto suggerisce di preparare<br />

gli standard direttamente in un pool di CAE e trattarli esattamente come se fossero<br />

campioni.<br />

I dati sull’EBC confermano che Cr(VI) viene ridotto a Cr(III) dal lining fluid delle vie<br />

aeree, ma non completamente. Infatti, circa il 33.5% di cromo era ancora esavalente<br />

nell’EBC immediatamente dopo l’esposizione (contro un 67% nei dati ambientali),<br />

mentre si riduceva significativamente della metà (16.5%) 15 ore dopo l’ultima<br />

esposizione. La persistenza della forma esavalente nelle vie aeree può giustificare<br />

l’aumento di diversi biomarkers di stress ossidativo nell’EBC, poiché Cr(VI) può essere<br />

assorbito a livello polmonare, rivelando la sua tossicità a livello cellulare.<br />

Lo studio di paragrafo 5.4 confermava sostanzialmente anche i dati su Cr(VI)-CAE,<br />

anche se in questo studio l’esposizione era meno omogenea rispetto allo studio 2 per cui<br />

la cinetica di riduzione di Cr(VI) era un po’ più difficile da vedere (dati non mostrati).<br />

Infine, lo studio di paragrafo 5.4 forniva importanti indicazioni anche sulla distribuzione<br />

del Cr nel plasma (rappresentativo del Cr già ridotto a trivalente) e nei globuli rossi (RC<br />

- rappresentativo invece del Cr esavalente non ancora ridotto).<br />

50

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!