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Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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scoperto, e confessato anche da lui, che ha venduto de’ nostri lenzuoli, e delle nostre<br />

coperte, e sonosi scoperti eziandio li compratori. Anche questo è un caso affatto nuovo.<br />

Il bel frutto che ha fatto stando qui cinque interi mesi! con tanta spesa del povero<br />

convento mai ricompensato con un soldo. Tengo una lettera grossa del P. Davide per la<br />

P.V.M.£R. cui bacio le sacra mani, dicendomi. Trento 11 giugno 1804.<br />

Suo ubbid.mo suddito<br />

F. Crisostomo.<br />

Da Trento<br />

Extra. Al Molto Rev. Padre padrone colendissimo<br />

Il P. Giuseppe Antonio da Cles<br />

Ministro della francescana Riformata<br />

<strong>Provincia</strong> di s. Vigilio, presentemente in<br />

Bolgiano<br />

Ai PP. Francescani<br />

2870. 1804<br />

Al P. Giorgio da Cles Guardiano di Cavalese.<br />

R.P.S.L.G.C.<br />

Oggidì Fra Gio. Maria, esortato eziandio da me, si ha messo in viaggio verso Arco<br />

per la via Lagarina, a solo motivo di pigliare le robe del P. Vicario Regalato.<br />

Ritornando 41 non condurrà lo Speranza ronconico, perché due sole ore avanti quella,<br />

ch’era destinata per la sua solenne professione, trovandosi presenti li di lui parenti,<br />

depose l’abito serafico, e dopo il pranzo preso separatamente dai detti parenti, che non<br />

lo vollero commensale, partì, ed andò a pernottare nel convento di Campo. Caso strano,<br />

e presso di noi affatto nuovo, e senza esempio. Per ora non dico altro, se non se, che<br />

credo esser buono per noi, che siassene andato prima di professare 42 . Aveva de’ debiti,<br />

che sono ancora vivi. Suppongo, che il P.M.R. <strong>Provincia</strong>le sia partito da Mezzo ieridì<br />

per Bolgiano, e che poi verrà in Fieme 43 . Mi raccomando in precibus, lo riverisco, e<br />

sono. Trento 12 giugno 1804.<br />

Suo obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo.<br />

2871. 1804<br />

Al P. Davide. Salisburgo colla gazzetta.<br />

Trento 13 giugno 1804.<br />

F. Pietro ringrazia della s. Messa il P. lettore Filippo e gli fa sapere, che non ha<br />

ricevuto il filo d’ottone. I Lavaronesi non più lavorano intorno al muro della Fersina:<br />

disfanno i ponti; e portano il legname sul nostro monte, restando ancora molti sassi nel<br />

nostro cortile 44 . Il signor Betta stette troppo tempo in questo convento, e si abusò della<br />

bontà usatagli. Ci recò danni straordinari, ed insoliti, oltre le spese per il vitto ecc. Il P.<br />

Candido dai Ragoli è sacerdote.<br />

2872. 1804<br />

41<br />

Ritornò a Trento li 15.<br />

42<br />

Anche il di lui zio ha detto esser buono per noi, che sia partito.<br />

43<br />

Partì li 12.<br />

44<br />

Sono ritornati alle loro case nel Lavarone oggidì 16 giugno.

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