Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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3274. 1806<br />
Al Padre <strong>Provincia</strong>le. Arco. In coperta.<br />
M.R.P. Benedicite.<br />
Ho ritrovato i Brevi; ma spero che non ci faranno bisogno, perché avremo presto il<br />
nostro vescovo. Mezlombardo ha mandato 14 troni per Messe da darsi al Tommaselli.<br />
Quel P. Guardiano aspetta risposta rapporto al promessogli chierico, e mi ricerca, se io<br />
siane autorizzato per mandarglielo. Io non gli rispondo, giacché suppongo, che gli<br />
risponderà presto la P.V.M.R. Per altro non saprei chi mandargli, attesoché tutti e tre<br />
questi chierici debbono prepararsi per le pubbliche tesi, e per le Ordinazioni. Si aggrava<br />
d’avere tre Terziari 715 . Oggi è partito per Borgo il P. Accursio, e ieri per Mezzo il P.<br />
lettore Illuminato. Ieri parimente fu sorpreso colla penna in mano dall’apoplessia, e<br />
morì subito il sig. chirurgo Bartolommeo Gerloni, ed oggidì dopo il vespro fu<br />
seppellito. La prego della sua benedizione.<br />
3275. 1806<br />
Al P. Giuseppe Maria da Pradazzo. Cles.<br />
Rev. Padre D.M.N.E.B.N.A.<br />
Trento 19 febbraio 1806 716 .<br />
L’assicuro, che ho spedito l’inchiusami al P. <strong>Provincia</strong>le, dimorante in Arco; e lo<br />
ringrazio della notizia datami, che la mia risposta sul dubbio battesimale sia stata ben<br />
ricevuta da entrambi le parti. Aveva intenzione d’accennargliela col tempo; ma non<br />
subito, supponendo, che il caso non fosse divolgato. Lo prego d’un Avemmaria<br />
popolare, che mi ottenga di poter fare una buona morte, giacché son vecchio, debole,<br />
malconcio, e spesso intendo, che qui si muore alle preste, come ha fatto la signora<br />
contessa Marianna di Thunn, e l’altrieri il signor Bartolommeo Gerloni chirurgo, ch’è<br />
morto al tavolino colla penna in mano. Gli sospiro una buona Quaresima, e la grazia per<br />
far molto frutto colle sue fatiche apostoliche nelle anime a gloria di Dio Ottimo<br />
Massimo. AMEN.<br />
3276. 1806<br />
Al P. Giannantonio da Moena Vicario, Cavalese.<br />
Rev. Padre maestro sia lodato Gesù Cristo S.N.<br />
Trento 20 febbraio 1806 717 .<br />
Riservandomi di mandargli quattro regolette colla prima occasione del Terziario,<br />
qui gli spedisco l’Orazione del Beato Andrea de’ Conti, richiesta dal Padre Wenceslao,<br />
e gli rispondo, che qui leggesi ancora ne’ venerdì la nostra Santa Regola nell’idioma<br />
italiano. Gli rispondo pure, che Frat’Ilarione, il quale professò qui solennemente li venti<br />
dello scaduto gennaio, si diporta bene, et sine querela. Per altro stupisco, che vengami<br />
chiesta la detta Orazione,andando unita alle lezioni proprie. A me piace più la prima del<br />
Breviario varisiano. Nel Direttorio troverà citate le lezioni e la Messa proprie del B.<br />
Bernardino da Feltre: lo tengo tutto a stampa; ma una copia sola. Ora non è tempo da<br />
stampare nel nostro paese, dove non si sa come vivere. Deus mesereatur nostri. Lo<br />
riverisco, mi raccomando, e sono<br />
Suo div.mo F. Crisostomo.<br />
715 Fra Casimiro andò a Mez li 27 febbraio.<br />
716 Spedita subito.<br />
717 Spedita li 21 per postam.