Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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Vigolo-Vattaro<br />
3160. 1805<br />
Al sig. Francesco Faglia, figlio di Giuseppe. Chiare.<br />
Molto illustre signore sia lodato Gesù Cristo S.N.<br />
La lettera di V.S. data li 17 luglio, e diretta al nostro Padre <strong>Provincia</strong>le, giunse a<br />
Roveredo li 27 dello stesso mese. Poi andò a Cles nella Valle di Non, dove stava il detto<br />
Padre, e questi, attesa la qualità del carattere, non avendo potuto rilevare né il luogo<br />
della data, né il di Lei cognome, ieridì la fece capitare nelle mie mani, coll’incombenza<br />
di darle la ricercata pronta risposta. Io dunque le fo sapere, che in questa stagione fuori<br />
del Capitolo noi non accettiamo novizzi: che non costumiamo d’accettare candidati nel<br />
convento per istruirli nella lingua latina: e che non potendo vestire alcuno per chierico<br />
senza la previa permissione del Governo regio, il quale risiede in Insprugg, non poco<br />
lontano da noi, l’abbiamo chiesta più volte per parecchi nostri candidati paesani; ma<br />
finora sempre indarno: e quindi supponiamo, che molto meno sarebbeci accordata per<br />
uno di altro Stato. Ella pertanto pazienti, e ci abbia per iscusati, se non secondiamo la di<br />
Lei risoluzione d’esser nostro. Mi spiace di dover darle una risposta di tal fatta; e<br />
riverendola resto. Trento, s. Bernardino 5 agosto 1805 520 .<br />
Suo div.mo servo in Cristo<br />
Fra Gio. Grisostomo di Volano<br />
Diffinitore, e pro-segretario provinciale<br />
de’ Minori Riformati di s. Francesco.<br />
Extra. Trento.<br />
Al Molto illustre signor Francesco Faglia<br />
figlio di Giuseppe<br />
Brescia-Chiare.<br />
Nota. La lettera del Faglia è molto rozza, ed anche molto malamente scritta. La<br />
mansione si è questa. Al Reverendissimo sig. sig. padrone colendissimo il molto Rev.<br />
Padre <strong>Provincia</strong>le de’ Padri Secolanti, in Contrada di s.to Rocco.<br />
Roveredo<br />
Preme.<br />
Il giovane dice, che ha 23 anni d’età, compiti nel marzo: e che ha in pronto il<br />
danaro per qualunque spesa, purché sia da noi accettato. Che brama di professare nella<br />
<strong>Provincia</strong> nostra, e di celebrare la santa Messa, dopo fatti gli studi. Son sicuro, ch’egli è<br />
Faglia di Chiare, luogo insigne della diocesi di Brescia, lungi da tale città 15 miglia, ed<br />
abitato da circa 7560 uomini sotto un vicario foraneo. Son sicuro del cognome Faglia,<br />
perché tengo la vita di d. Pietro Faglia prevosto di Chiari sua patria, dove morì nel<br />
1768 e so che nel 1793 Angelo Conte Faglia fu parroco di Pontevico bresciano. Anche<br />
il Diario bresciano del 1793 pag. 110 ha Chiare: così pure il Sole di Brescia del 1773<br />
nel quale pag. 71 vi è Angelo Conte Faglia vic. foraneo e prevosto di Chiare.<br />
3161. 1805<br />
Al P. Guardiano di Campo, con un plico di lettere.<br />
Trento 6 agosto 1805 521 .<br />
Il Padre Diffinitore letterario Gaudenzio è nell’infermeria col suo male podagrico.<br />
Anche F. Masseo patisce in un ginocchio tanto 522 , che non può continuare il suo uffizio<br />
520 Spedita li 7.<br />
521 Spedita li 9.