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Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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sarà qui presto di ritorno 558 : e quindi penso di non più scriverle per costà. Con questa,<br />

separatamente però, le mando una lettera del Padre Custode, ed un’altra del P.<br />

Guardiano di Cles. Qui rinchiusa poi parimente le mando una cartuccia per le orazioni,<br />

che io pure credo espediente di ordinare in tutta la nostra povera <strong>Provincia</strong>. Ella è poco<br />

differente dall’usata qui nel 1796 per ordine del fu P. Gioachino Guardiano 559 . Ho<br />

consegnato a Fra Vincenzo la nota del vestiario di costì. Al gran tumulto seguito in<br />

Trento nella notte venendo la domenica per cagione del fuoco eccitatosi nella bottega<br />

del fabbro ferraio appresso l’osterai dell’Europa, è accorso con alcuni Religiosi nostri<br />

anche il P. Giangiuseppe, e ritornarono tutti illesi. La prego della sua paterna<br />

benedizione, e genuflesso le bacio la sacra destra.<br />

3183. 1805<br />

A monsignor Vicario Generale. Trento.<br />

Monsignore Ill.mo, e R.mo.<br />

Il Padre Benedetto da San Lugano Riformato supplica riverentemente V.S,Ill.ma, e<br />

R.ma per la facoltà d’assolvere semel una persona dai casi riservati, e di dispensarla<br />

dall’impedimento ad petendum debitum etc.<br />

Concessum.<br />

Sig. 21 augusti 1805 560 .<br />

Zambaiti Vicarius Generalis Capitularis.<br />

R.P. Deus misereatur nostri. Amen.<br />

Trento 22 agosto 1805 561 .<br />

Con sommo dispiacere gli contraccambio le triste notizie, che mi ha comunicato,<br />

delle rovine fatte in Metz Tedesco, e de’ progetti rapporto all’orto del suo convento,<br />

facendogli sapere, che da domenica in qua 5<strong>62</strong> noi abbiamo in convento molti soldati, e<br />

che oggidì abbiamo dovuto far tagliare da circa 15 uomini tutti gli alberi,ch’erano nella<br />

parte superiore di questo nostro monte, e levare anche la croce trabale, che stava su di<br />

esso. Abbiamo scelto di tagliarli noi quantunque siaci stato detto, che così il detto monte<br />

sarà stimato meno. In questo stesso giorno fu pure atterrato l’antico campanile della fu<br />

chiesa di San Donato sopra questo nostro convento con una sola mina. Un’altra mina in<br />

questa sera ha fatto piovere dei sassi presso la porta ferrea della nostra infermeria con<br />

ispavento di me, di altri Frati, e secolari, ed anche guastatori. Il peggio si è, che questo<br />

dicesi ancora poco in paragone del futuro. Sicché gioverà il replicare sovente e di cuore<br />

Deus mesereatur nostri Amen. Domani manderò al sig. Monauni la lettera per Campo.<br />

Pro mea memoria. Il militare colla spesa di fiorini 2000 e più ha cominciato otto<br />

forni nel cortile, e vignale contiguo del sig. Conte Giovanni di Spaur in Metz Tedesco<br />

(?). Nel giorno 18 fu arenata tal fabbrica, demolito in fatto lavoro, e trasportato alla<br />

cappella di s. Gio. Nepomuceno di rimpetto al Castello, e subito furono tagliate tre di<br />

quelle altissime albere. Fu pure progettato seriamente di fare i detti forni nell’orto del<br />

nostro convento di Metz Lombardo.<br />

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Memoria per una Fratellanza. Scritto li 20 ottobre 1805.<br />

558 Ritornò li 29 agosto.<br />

559 Si cominciò a recitarle in Trento il primo di settembre 1805.<br />

560 Doveva scrivere Sig. 22.<br />

561 Spedita li 24.<br />

5<strong>62</strong> cioè dai 18.

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