Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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Badessa lastana per indennizzarlo della spesa fatta colla provisione de’ quattro<br />
Supplimenti breviariali. E lo riverisce ecc. S. Bernardino 22 gennaio 1805 327 .<br />
3036. 1805<br />
Alla M. Maria Giacinta Tabarella. Alle Laste.<br />
Gesù, e Maria Signori nostri clementissimi ci benedicano. Amen.<br />
S. Bernardino 29 gennaio 1805.<br />
Anch’io senza cerimonie, e senza replicare quanto dissi negli anni scorsi, confesso<br />
d’avere ricevuto quell’abbondante limosina 328 , che sonosi compiaciute di mandarmi per<br />
la mia festa onomastica. Le ringrazio di cuore, e prego Iddio Signor nostro, che le<br />
rimuneri, specialmente accordando loro la sussistenza. Ma temo di non esser trovato<br />
degno d’esser esaudito, sapendo che malgrado lo stesso mio augurio dell’anno scaduto,<br />
han dovuto nel medesimo anno cangiar luogo, e paese. Ciò non ostante continuerò le<br />
mie suppliche, ed in breve a loro pro celebrerò due sante Messe. Tutti, preti, Frati,<br />
monache, vescovi, Conti, baroni, cavalieri, nobili, ed ignobili, siamo in un barca rotta.<br />
Se il Signor Iddio ci donerà la pazienza, e la costanza nella santa fede, poi andremo in<br />
paradiso 329 . Preghiamo dì, e notte caldamente, e speriamo nel paterno di lui amore.<br />
Prego la R.V. che voglia ringraziare da parte mia la M.R.M. Badessa, e le altre tutte mie<br />
benefattrici. Della M. Aloisia, se sarò vivo, mi ricorderò da s. Giuseppe. Domani<br />
applicherò per V.R. la mia essa, onde per intercessione della sua santa nomastica. Iddio<br />
le conceda quello, che santamente desidera. Colla prima occasione opportuna le<br />
rimanderò la scatola piena di Direttori vecchi, ed anche un fascio d’altri Direttori<br />
stampati, e manoscritti. Mi compatisca se tratto da povero. Non so se avrò più il<br />
contento di riverirla personalmente. Il catarro specialmente obbligami a stare ritirato, e<br />
stento a fare salite. Spero, che ci rivedremo nel santo Paradiso. Amen.<br />
P.S. Spero altresì, che la voce di spianare il Borgo di santa croce, e di erigere delle<br />
fortezze in Sardagna, ed alle Laste, non avrà effetto 330 .ù<br />
3037. 1805<br />
Al P. Vitantonio da Cles predicatore di Riva.<br />
Pro memoria.<br />
F. Gio. Grisostomo brama di sapere, se nel libro de’ battezzati in Riva l’anno 1671<br />
sotto all’ultimo giorno di dicembre siavi quel Gio. Battista Riccabona, che nel giorno<br />
19 di giugno 1695 vestì l’abito francescano tra’ Riformati della <strong>Provincia</strong> trentina di s.<br />
Vigilio col nome di Fra Prospero, e morì sacerdote in Trento li 4 agosto 1746. Egli<br />
trovasi nominato Riccabona di Riva nel Necrologio, e ne’ cataloghi de’ Religiosi della<br />
predetta <strong>Provincia</strong>. Ma esso Fra Gio. Grisostomo dubita rapporto al cognome<br />
Riccabona, perché avendo trovato molti rivani dall’anno 1350 sino all’anno 17909 detti<br />
Richeboni, Richemboni, Riccamboni, e Riccomboni, non ha trovato neppure un<br />
Riccabona rivano. Vorrebbe altresì sapere: il nome del genitore del predetto Gio.<br />
Battista, per potere confrontarlo coi nomi de’ Riccamboni. La risposta potrà mettessi su<br />
questa stessa cartuccia.<br />
Così ho scritto li 30 gennaio 1805. Fu risposto, che ne’ libri de’ battezzati si legge:<br />
“31 dicembre 1671. Ioannes Baptista filius Ioannis Iacobi Riccabonae fabri ferrarii hic<br />
327 Spedita li 21.<br />
328 Cap. 69. Un fiasco di vino, un cuore di marzapane.<br />
329 Qui alludo al mio Cantico del Paradiso già noto alle monache.<br />
330 In Sardagna fu fatta nel luglio del 1805, e sul nostro monte nell’ottobre.