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Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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Umil.mo, div.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo da Volano<br />

Extra. Al molto Illustre e Molto Rev. sig. e padrone colendissimo<br />

Il signor don Francesco de’ Paoli.<br />

Nano<br />

In Val di Non.<br />

Pro memoria. Così ho scritto sul foglio mio presentato a M. Vicario: nel qual foglio<br />

si dice, che un sacerdote curato qualora viene chiamato a battezzare ha costume di<br />

portarsi alla chiesa senza la previa intenzione attuale di battezzare, la quale da lui si fa<br />

soltanto quando è per gettare l’acqua, e profferire la forma, fermandosi alquanto in farla.<br />

Una volta però distratto in guardare, e considerare il fanciullo come più bello, per essere<br />

figlio di genitori nobili, gettò l’acqua senza fare la detta intenzione. Vedi sopra num.<br />

3260. Che il predetto Battesimo sia stato valido l’hanno creduto anche li nostri Padri<br />

Giuseppe Antonio da Cles Ministro <strong>Provincia</strong>le, Illuminato da Cles lettore, Vito<br />

Antonio da Cles Vicario etc. Il prete mi ha scritto da Nano li 22 gennaio, ed io ricevei la<br />

di lui lettera nella sera oscura de’ 25.<br />

3267. 1806<br />

Al P. Sisinnio Maria da Sanzeno Guardiano. Arco. Le Grazie.<br />

Rev. Padre Guardiano S.L.G.C.<br />

Trento 30 gennaio 1806 705 .<br />

Qui rinchiuso rimando il testamento Marrocchiano colla mia copia, la quale mi<br />

costò non poco attese le macchie dell’originale. Se verrà collazionata col medesimo<br />

originale, spero,che sarà trovata sincera, ed insieme assai difficile da farsi. Per altro il<br />

vedere, che consumo carta, olio, tempo, e gli occhi, con sì poco pro, e frutto, mi stracca,<br />

ed annoia. Ma basta.. Son povero Frate, e vecchio tanto 706 , che ormai posso viver poco.<br />

Per carità mi raccomandi a Dio Signor nostro, ed a Maria Santissima delle Grazie, si<br />

conservi, e mi creda<br />

Suo div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo.<br />

Nota. Mi ha mandato il detto testamento di donn’Antonio Marrocco ad istanza del<br />

signor Marrocchi di Drone, con data de’ 21 gennaio 1806. L’ho ricevuto li 22 ed ho<br />

finito di trascriverlo li 30 dello stesso mese. Il libretto in 4° è di pagg. 9, oltre un Avviso<br />

premesso d’una pagina. Non ha veruna parola sincopata; e dè intitolato da me<br />

Testamento del 1664. La prima di lui copia potrà vedersi nel mio Vol. V Compend.<br />

diplom. num. 1176, pag. 600 e seqq.<br />

3268. 1806<br />

Al sig. don Pietro Zaiotti curato di Faedo.<br />

In quest’anno 1806 ai dodici di febbraio faccia l’ottava di s. Agata sua titolare.<br />

Trasferisca s. Giovanni Elemosinario ai 20 dello stesso mese: ed ometta affatto s.<br />

Eucherio, giacché si è ad libitum. Così F. Gio. Grisostomo gli 8 febbraio.<br />

Tanto, e non più, ho scritto subito subito su della di lui lettera scrittami da Faedo, e<br />

riconsegnata da me alla latrice faedana.<br />

705 Consegnata al P. Damiano li sei febbraio,che partì per Arco gli otto.<br />

706 d’anni 75.

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