Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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Per F. Vincenzo Maria, cui essendo chierico non è lecito lo scrivere lettere senza<br />
una espressa licenza, rispondo io alla P.V. ch’egli non tiene l’accennato fagottino di<br />
tabacco diretto al signor don Giuseppe dal Lago: e né pure il P. letterario Gaudenzo lo<br />
tiene, li quali nulla sanno di esso 287 . Godo, che il gentilissimo signor dottore Lorenzoni<br />
abbia mostrato aggradimento della mia risposta: e l’accerto, che prima di spedirla ho<br />
fatto memoria di lui, e del codice, che possede, nella copia stampata dal Ziletto, e<br />
conservata in questa nostra biblioteca. Qualora venisse fatta una nuova edizione, il detto<br />
codice potrebbe servire per emendare i parecchi errori commessi dal Ziletto nell’esporre<br />
le abbreviature. Ieri ho spedito alle Laste l’inchiusami 288 . Il P. Vitantonio è ancora in<br />
Romagnano supplimentario di quel R.S. curato. Anche il sig. curato di Gardolo sta<br />
molto male, e ci obbliga di supplire per lui nelle feste in due per fare i dialoghi. Nella<br />
scorsa domenica fu dialoghista il mentovato F. Vincenzo Maria col P. Vicario<br />
predicatore. Spero, che dal sig. Giuseppe Keller 289 avranno ricevuti li miei nuovi<br />
Direttori. Forse col tempo manderò loro anche una copia dell’altro mio Direttorio<br />
diocesano per al sagrestia. Qui il P. Ignazio stassene sempre sul letto. In Roveredo<br />
stanno male il P. Guardiano (Giangiusppe) ed il P. Giuseppe Andrea. Iersera F. Placido<br />
è ritornato a questa infermeria 290 . Io son vecchio, catarroso, e buono a niente. Per carità<br />
mi raccomandi al Signor Iddio, e stia bene. Trento 4 dicembre 1804 291 .<br />
Suo div.mo servo in Cristo<br />
F. Gio. Grisostomo.<br />
3013. 1804<br />
Al P. Stanislao Kiebach. Ala d’Insprugg.<br />
Admodum Reverendo Patri diffinitori Stanislao Kiebachio<br />
F. Ioannes Chrysostomus de Avolano S.P.D.<br />
Gaudeo, quod procurante A,R.P.T. res nostra penes C.R. officium salinare sit<br />
perfecta; et spero, quod vector tridentinus haud diu protrahet suum adventum istuc,<br />
quum uti iam scripsi, eidem tradiderim apocham, seu quitantiam sororum die<br />
duodecima praeteriti novembris, ac sollicitudinem commendaverim, etiam quia sale<br />
indigemus. Gratias autem ago ti P.A.R. nedum pro nova triginta octo Missarum<br />
adsignatione, quae dubio procul, et ad mentem, arasque praescriptas celebrabuntur; sed<br />
etiam pro monito circa ill.mum dominum de Baldauff, cuius memor ero. Et quoniam<br />
petis, quanti nobis steterit Venetiis Contensonius, aio, et dico, stetisse libris triginta<br />
duabus, seu florenis sex, et crucigeris viginti quatuor. Demum placet etiam, quod pro<br />
debiti nostri extinctione alia Missarum onera nobis promittis: et ut valeas iubeo. Dabam<br />
Tridenti, in conventu sancti Bernardini, nondum pristinae formae restituto, hac die<br />
quinta decembris A.D. 1804 292 .<br />
3014. 1804<br />
Al P. Davide da Tiarno. Salisburgo.<br />
Sia lodato Gesù Cristo Signor nostro Clementissimo.<br />
287 Dando Nego. Pedrotto. Già lo teneva il Pedrotto come dimenticato.<br />
288 Per la di lui sorella M. Maria Antonia.<br />
289 Fratello do F. Vincenzo Maria.<br />
290 A F Placido li 30 dicembre ho dato il Viatico. Il primo gennaio l’Olio Santo. Li 3 di sera è morto.<br />
291 Spedita li 5.<br />
292 Foris ut num. 2930. Spedita li 7.