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Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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3277. 1806<br />

Alla M. Maria Giacinta Tabarella. Alle Laste.<br />

Gesù, e Maria Signori Nostri clementissimi ci benedicano.<br />

S. Bernardino 26 febbraio 1806.<br />

Le rimando la scatola vuota, perché son poverissimo. La ringrazio bensì della sua<br />

carità 718 , e l’assicuro, che ogni qual volta mi prevalerò di essa, il che succederà molte<br />

volte, sempre alzerò il mio cuore a Dio Signor nostro, e lo supplicherò, che per me siane<br />

il rimuneratore. Non posso prometterle di più.<br />

Per poi non moltiplicare lettere la prego con questa occasione di una visita per me<br />

alla povera inferma M. Gioseff’Aloisia, e di avvisarla, che nella festa prossima dio san<br />

Giuseppe, suo gloriosissimo avvocato, oppure nella susseguente domenica, se sarò<br />

ancora vivo, ed in piedi, celebrerò in pro della medesima la mia Messa. Le aggiungo,<br />

che ricorderommo eziandio delle altre Gioseffe, e massimamente della povera Sardagna<br />

(suor Gioseffa de’ Gasperi da Sardagna). Frattanto m’inchino a V.R., la ringrazio<br />

nuovamente, e sospiro a tutte tutte l’adempimento de’ loro santi desideri, per effetto<br />

dEll’infinita misericordia di Dio Signor Nostro. Amen.<br />

3278. 1806<br />

A monsignor Vicario Generale Capitolare.<br />

Monsignore Ill.mo, e R.mo.<br />

Il Padre Gregorio da Caldès Riformato in Pergine prega riverentemente V.S.Ill.ma,<br />

e R.ma per la facoltà di dispensare un suo penitente, che prima di ammogliarsi fece voto<br />

privato di entrare in qualche Religione, e poi si ammogliò senza prima chiederne la<br />

necessaria dispensa ecc.<br />

Concessum<br />

Zambaiti etc.<br />

Così monsignor Vicario ha riscritto subito oggidì 26 febbraio 1806. Io poi rispondo<br />

parimente subito al propostomi quesito circa la nomina del re nel sacro Canone della<br />

Messa, che credo per ora doversi tralasciare il vecchio, ed il nuovo. Il primo, perché<br />

così avendo voluto il Signor Iddio, non è più re di questi paesi: e l’altro, perché non è<br />

successore del primo ne’ regni d’Ungheria, e Boemia, dicendo l’indulto di Papa<br />

Clemente XIII Flagitavit, indiritto alla regina Maria Teresa d’Austria, dato in Roma li<br />

cinque di maggio 1761, ed inserito nel Breve Quod Apostolus dei sei maggio 1761, che<br />

possano essere nominati in tutta l’austriaca monarchia li di lei successori in Hungariae,<br />

et Bohemiae regnis purché abbiano ricevuto la celeste benedizione, e la sacra unzione<br />

come re, colle solite cerimonie. Che il sommo Pontefice abbia inteso di favorire li<br />

successori austriaci sembrami, che possa dedursi dalla ricordanza, che fa de’ meriti<br />

singolari della lodata regina, e dell’augustissima Casa d’Austria. Dissi per ora, poiché<br />

potrebbe darsi, che attesa la consuetudine già introdotta, venisse dichiarato da chi può,<br />

che si continui, e mantenga. Se il Signor Iddio ci donerà di vivere ancora qualche<br />

tempo, vedremo, sentiremo, e proccureremo di fare quello, che ci verrà ordinato.<br />

Frattanto me commendo, lo riverisco, e resto<br />

Suo obbl.mo servo, ed amico in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo.<br />

718 di morselli.

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