Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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3194. 1805<br />
Al P. Guardiano di Borgo. Colla gazzetta.<br />
Trento 7 settembre.<br />
Pare a me, che ora non sia tempo opportuno per andar a vacanzare in Arco, e Riva,<br />
attesi li movimenti militari verso quelle parti. Li soldati, ch’erano stati destinati di<br />
quartiero in questo nostro disgraziato convento, iersera sono andati a Povo, ed in questa<br />
mattina sono venuti da Povo a Trento molti povati col tamburo battente, e co’ fucili su<br />
le spalle. Non essendo stato permesso 578 di dissotterrare i morti nel cimitero comune, fu<br />
stabilito di accrescere sopra di loro la terra. La clausura del nostro monte fu<br />
atterrata,volendosi adoperare i sassi di essa per fabbricare i fortini. Ho inteso, che negli<br />
scorsi giorni fu condotto in fuora 579 il signor Salvotti con molti altri, che come cedolisti<br />
stavano nella Rocca di Riva.<br />
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L’accennato trasporto de’ cedolisti è certo; ma non il giorno, né il numero. Anzi si<br />
dice, che i tre principali sono fuggiti. Vedi sotto num. 3212. Il Salvotti è stato condotto<br />
nella bassa Ungheria.<br />
3195. 1805<br />
Al P. Massimo da Volano. Arco. Le Grazie.<br />
Carissimo Fratello Deus misereatur nostri. Amen.<br />
Trento 7 settembre 1805, di mattina.<br />
Sembrandomi cent’anni, che non vi ho scritto, e che non ho ricevuto alcun vostro<br />
foglio, in questa mattina, malgrado l’inquietudine, cui soggiaccio 580 , mi risolvo di farvi<br />
sapere,che per al Dio grazia son ancora vivo, e nella solita amata cella 581 . Sino dai 18<br />
dello scorso abbiamo in convento molti soldati: e ieri mentre stavamo alla mensa ci fu<br />
intimato di dar subito quartiero a cinquanta altri. Ci alzammo subito, e preparammo con<br />
fatica ecc. Ma per grazia di Dio Signor nostro vennero tredici soli, essendo stati mandati<br />
a Povo gli altri, li quali in questa mattina sono andati a Roveredo. Temo, che costì pure<br />
sienvi de’ torbidi. Onde ho aggiunto alla gazzetta burgense, che a me non pare tempo<br />
opportuno per andar a vacanzare in Arco, e Riva, nella corrente stagione. Bramo di<br />
restare ingannato. Temo altresì, che possano soggiacere a gravi disturbi li nostri nipoti,<br />
e pronipoti 582 , de’ quali finora non ho alcun riscontro. Siamo tutti in una barca rotta. Se<br />
Iddio Signor nostro non ci aiuta, siamo tutti rovinati. Preghiamolo dunque, e facciamolo<br />
pregare anche da Maria Santissima sua Madre, e nostra potentissima. avvocata. Finché<br />
c’è vita, c’è speranza ecc.<br />
Già saprete, ch’è stato creato capitano di Roveredo questo sig. Francesco<br />
Riccabona di Cavalese, Aggiunto capitaniale in Trento.<br />
3196. 1805<br />
Al sig. Lorenzo Faes arciprete di Vigolo.<br />
Molto Illustre, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo.<br />
578<br />
Dal signore Ambrosio Schreck direttore della Polizia.<br />
579<br />
*Oltre il Brennero.<br />
580<br />
Per motivo del militare.<br />
581<br />
Il P. Massimo fu a predicare nelle Giudicarie per il Rosario; ed ora 15 ottobre sta nel convento<br />
dell’Inviolata presso Riva per supplire alle mancanze di que’ Padri Girolamini. Vi stette dodici giorni.<br />
582<br />
Perché si fanno dei soldati a forza eziandio coniugati.