dolore paziente pediatrico - Age.Na.S.
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104 L. Manfredini, P. Papacci, F. Benini, E. Barbi<br />
Capitolo 5 – Dolore da trauma<br />
Scheda 6 (I)<br />
Il <strong>dolore</strong> rappresenta una co-morbilità in ogni trauma.<br />
Il trattamento antidolorifico per situazioni in cui il <strong>dolore</strong> viene classificato da<br />
lieve a moderato si basa, oltre che sull’immobilizzazione del segmento interessato,<br />
anche sulla somministrazione di farmaci analgesici quali paracetamolo (15 mg/kg<br />
per os ripetibile ogni 6 ore) e ibuprofene (10 mg/kg per os ripetibile ogni 8 ore) o<br />
l’associazione paracetamolo-codeina.<br />
L’analgesia in acuto può essere assicurata dalla somministrazione contemporanea<br />
di paracetamolo e ibuprofene, che vengono ad avere effetto sinergico.<br />
In caso di <strong>dolore</strong> grave (punteggio > 6), diventa imperativa un’attenta valutazione<br />
generale del <strong>paziente</strong>, necessaria per la prescrizione di opportuni analgesici.<br />
Si raccomanda la somministrazione di analgesico per via endovenosa in caso di<br />
<strong>dolore</strong> intenso e in caso di <strong>dolore</strong> resistente agli analgesici già somministrati per<br />
altra via. Si sottolinea inoltre il vantaggio di poter titolare l’effetto analgesico con<br />
dosi subentranti quando si somministra morfina (titolazione dell’analgesico).<br />
L’analgesico endovenoso è scelto fra tramadolo, ketorolac e morfina, tenendo<br />
conto di fattori di rischio e controindicazioni relative all’uso degli analgesici endovenosi<br />
(Capitolo 7). Il paracetamolo ev non rientra tra i farmaci indicati per il<br />
trattamento del <strong>dolore</strong> grave, tranne che in associazione con oppioidi ev.<br />
L’analgesia trova indicazione sia per il controllo del <strong>dolore</strong> associato alle lesioni,<br />
sia per il <strong>dolore</strong> delle eventuali procedure diagnostico-terapeutiche da mettere in<br />
atto.<br />
Da queste indicazioni si escludono:<br />
1. i casi che per la loro criticità interessano l’anestesista-rianimatore dal momento<br />
dell’accesso in ospedale (bambini politraumatizzati e/o in condizioni cliniche<br />
critiche);<br />
2. i pazienti con trauma cranico; tenendo presente il grave rischio neurologico<br />
conseguente a sedazione e/o depressione respiratoria in condizioni di ipertensione<br />
endocranica (conclamata o in evoluzione), si sconsiglia l’uso di qualsiasi<br />
analgesico fino all’avvenuta definizione diagnostica.<br />
Per il trattamento generale di seguito è riportata la flow-chart; per i farmaci e i<br />
rispettivi dosaggi, si rimanda ai Capitoli specifici.