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dolore paziente pediatrico - Age.Na.S.

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Capitolo 5 • Il <strong>dolore</strong> come strumento diagnostico 37<br />

possibile associazione con disturbi in ambito psichiatrico (depressione) che<br />

andrà sospettata ed eventualmente ricercata e trattata.<br />

La causa più comune di cefalea secondaria sono gli stati tossinfettivi [influenza,<br />

tonsillite da streptococco beta-emolitico A (SBA)] con cefalea associata<br />

alla febbre (con <strong>dolore</strong> anche in sede occipitale) che tipicamente risponde ad<br />

antipiretico-antidolorifico. Valorizzare in anamnesi l’assunzione di farmaci,<br />

essendo la cefalea un possibile effetto collaterale farmacologico discretamente<br />

frequente.<br />

Sono fattori di rischio per cefalee secondarie un’anamnesi familiare positiva<br />

per aneurismi del circolo cerebrale e/o MAV, ictus o TIA (in particolare le forme<br />

giovanili), malattie ematologiche (difetti della coagulazione ecc.), nonché<br />

un’anamnesi personale positiva per disturbi ORL (sinusopatie, adenoidopatie<br />

ecc.), disturbi odontoiatrici (malocclusione, alterazione dell’articolazione<br />

temporo-mandibolare), presenza di shunt ventricolo-peritoneale, neurofibromatosi<br />

tipo I e pregressa radioterapia craniale.<br />

Cefalea come “bandierina rossa”/sintomo d’allarme per una<br />

patologia grave quando vi è:<br />

• insorgenza recente, improvvisa e violenta;<br />

• tendenza al costante peggioramento (in breve tempo) come intensità e<br />

frequenza;<br />

• risveglio di notte;<br />

• presenza al risveglio e miglioramento in stazione eretta;<br />

• associazione con vomito al di fuori delle crisi o vomito a getto, malessere<br />

generale e febbre;<br />

• cefalea unilaterale fissa, localizzata più frequentemente in sede frontale<br />

o occipitale; in particolare, il <strong>dolore</strong> occipitale è raro nel bambino e<br />

necessita di cautela diagnostica;<br />

• insorgenza dopo sforzi fisici;<br />

• sensibilità alla postura;<br />

• peggioramento dopo manovra di Valsalva;<br />

• ipertensione arteriosa;<br />

• recenti modificazioni psichiche o di comportamento, peggioramento<br />

del rendimento scolastico;<br />

• cambiamento del normale pattern cefalalgico;<br />

• associazione con sintomi neurologici come disturbi dell’equilibrio, del<br />

visus, crisi convulsive;<br />

• età inferiore ai 3 anni;<br />

• aumento della circonferenza cranica nei bambini piccoli.

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