dolore paziente pediatrico - Age.Na.S.
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La sedo-analgesia in corso<br />
di procedure invasive<br />
nel bambino e nel neonato<br />
E. Barbi, P. Papacci, F. Benini<br />
Quali sono i fattori di rischio per la sedazione procedurale?<br />
Quali requisiti deve avere l’operatore che esegue la sedazione procedurale<br />
e in che contesto deve operare?<br />
Quali sono i farmaci di scelta per la sedazione superficiale, in assenza<br />
di accesso venoso?<br />
Le procedure invasive diagnostiche e/o terapeutiche rappresentano, per il<br />
bambino e per la famiglia, un evento particolarmente stressante e doloroso,<br />
e talvolta sono più temute della stessa patologia di base. L’ansia e la paura<br />
derivano soprattutto dalla carenza di informazione e preparazione nei confronti<br />
della manovra che il bambino dovrà subire o, in seguito a esposizioni<br />
ripetute, dal ricordo del <strong>dolore</strong> e del distress provocati da un’analoga esperienza<br />
precedente, non adeguatamente eseguita. Una corretta gestione delle<br />
manovre invasive deve tenere conto sia di un efficace controllo dell’ansia e<br />
della paura sperimentate dal bambino e dai genitori, che di un’appropriata<br />
copertura analgesica.<br />
Le procedure, a seconda della tipologia e delle caratteristiche cliniche e individuali<br />
del piccolo <strong>paziente</strong>, possono essere effettuate in:<br />
• sedazione superficiale: ansiolisi con coscienza mantenuta e capacità di rispondere<br />
agli stimoli;<br />
• sedazione moderata e profonda: perdita della capacità di risposta agli stimoli,<br />
possibile perdita del respiro spontaneo, possibile iniziale perdita dei<br />
riflessi protettivi delle vie aeree;<br />
• anestesia generale: necessità di supporto respiratorio, perdita dei riflessi<br />
protettivi (prevede l’esecuzione da parte di un anestesista).<br />
I farmaci usati per le diverse tipologie di sedazione sono gli stessi; varia il dosaggio<br />
e la combinazione delle diverse molecole a disposizione. Vi è il rischio<br />
(per suscettibilità da parte del <strong>paziente</strong> e/o per aumento della dose di farmaco)<br />
di “scivolare” da uno stato di sedazione superficiale in uno stato di sedazione