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dolore paziente pediatrico - Age.Na.S.

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52 E. Barbi, F. Benini, A. Messeri<br />

In ambito <strong>pediatrico</strong>, in realtà, la prescrizione di tali molecole è soprattutto<br />

secondaria agli effetti antiflogistici e antifebbrili, mentre più scarse sono le<br />

indicazioni in ambito antalgico.<br />

L’indicazione all’uso degli analgesici non narcotici è rivolta soprattutto al<br />

<strong>dolore</strong> medio-lieve di diversa origine: osseo, muscolare, cutaneo e mucoso,<br />

infiammatorio e post-operatorio (Scheda 9). In associazione con gli oppioidi,<br />

buoni risultati si ottengono anche nella gestione del <strong>dolore</strong> grave.<br />

I farmaci più importanti di questa categoria sono il paracetamolo e alcuni farmaci<br />

antinfiammatori non steroidei (FANS) [ibuprofene, ketoprofene, naproxene<br />

e ketorolac]. L’indicazione è rivolta soprattutto al <strong>dolore</strong> medio-lieve di<br />

diversa origine. Sono indicati in associazione con gli oppioidi nella gestione<br />

del <strong>dolore</strong> grave.<br />

1. Paracetamolo<br />

Il paracetamolo è il farmaco analgesico tradizionalmente più usato in età pediatrica<br />

per l’ottimo rapporto costi-benefici in termini di efficacia e sicurezza.<br />

Ha un meccanismo d’azione centrale e periferico. Per la scarsità di effetti<br />

collaterali è indicato come farmaco di prima scelta nel trattamento del <strong>dolore</strong><br />

lieve-moderato.<br />

Non è gastrolesivo, è considerato sicuro nei pazienti con disturbi della coagulazione<br />

o nel trattamento post-chirurgico dei pazienti in terapia con eparina. È<br />

l’analgesico non oppiaceo di scelta nei pazienti con insufficienza renale cronica.<br />

Per i dosaggi consigliati per via orale e rettale e per i dosaggi massimi, vedi la<br />

Tabella 5. Il dosaggio endovenoso massimo è di 30 mg/kg/die fino a 10 kg di<br />

peso corporeo, 60 mg/kg/die oltre i 10 kg, frazionabile ogni 6 ore, in infusione<br />

in più di 15 minuti.<br />

Non ha effetto antinfiammatorio. In caso di sovradosaggio (dose massima<br />

giornaliera 140 mg/kg) e in età neonatali estreme, segnalata tossicità epatica.<br />

La dose di sicurezza è considerata di 90 mg/kg/die. Altri effetti collaterali rari<br />

sono rash cutaneo, trombocitopenia, anemia, leucopenia, ipotensione dopo infusione.<br />

In caso di insufficienza renale con clearance inferiore a 30 ml/min<br />

mantenere un intervallo tra le dosi di infusione non inferiore a 6 ore. Il prontuario<br />

AIFA consiglia sotto i 3 mesi di vita, in presenza di ittero, riduzione<br />

della singola dose a 5 mg/kg.<br />

La pratica in pillole per l’uso del paracetamolo<br />

• Farmaco di prima scelta nel trattamento del <strong>dolore</strong> lieve-moderato.<br />

• La dose analgesica è maggiore di quella antipiretica, in uso antalgico è<br />

consigliabile partire con una dose di carico.<br />

• I dosaggi massimi non andrebbero mantenuti oltre le 48-72 ore.<br />

• Effetto sinergico con FANS e oppioidi.

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