dolore paziente pediatrico - Age.Na.S.
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8<br />
Peculiarità della terapia<br />
farmacologica nel neonato<br />
P. Papacci<br />
Come impostare un programma antalgico se il <strong>paziente</strong> è un neonato?<br />
Quali farmaci e dosi usare in sicurezza?<br />
Il trattamento del <strong>dolore</strong> neonatale richiede un’importante premessa: non è<br />
possibile considerare il neonato come un piccolo bambino e questo perché la<br />
farmacocinetica e la farmacodinamica dell’età neonatale sono del tutto peculiari.<br />
Inoltre, il neonato è un <strong>paziente</strong> con il sistema nervoso in via di sviluppo,<br />
specialmente se consideriamo il neonato pretermine.<br />
Il neonato differisce dal bambino più grande a livello di:<br />
• diverso è in età neonatale rispetto alle età successive il numero dei recettori;<br />
in particolare diversa è la proporzione in cui sono rappresentati i recettori<br />
Mu1 e Mu2: i primi sono più numerosi dei secondi e ciò spiega la particolare<br />
sensibilità agli effetti depressori sul respiro;<br />
• il metabolismo dei farmaci oppioidi è sovrapponibile per tutte le molecole<br />
(unica eccezione remifentanil): metabolismo epatico ed escrezione renale.<br />
Nel periodo neonatale l’emivita prolungata e la clearance ridotta determinano,<br />
a parità di dosaggio, livelli sierici più alti che si riducono più lentamente<br />
rispetto alle età successive. Minore è anche il legame proteico con<br />
maggiore quota di farmaco libero che può interagire con i recettori;<br />
• più precoce (già dopo 5 giorni di terapia) in ambito neonatale è l’istaurarsi<br />
della tolleranza e della dipendenza fisica;<br />
• ampia è la variabilità interindividuale dovuta a diversi fattori (il periodo<br />
neonatale è la fase della vita con le maggiori e più rapide modificazioni<br />
fisiologiche; i pazienti sono molto eterogenei relativamente a peso, età gestazionale,<br />
età post-natale; la patologia neonatale può modificare il legame<br />
dei farmaci con le proteine, la distribuzione tessutale, il flusso ematico<br />
al fegato, la funzionalità epatica e renale). Per i farmaci con intervalli terapeutici<br />
molto stretti, quali i farmaci analgesici e sedativi, la variabilità<br />
interindividuale può essere così grande che le dosi medie consigliate potrebbero<br />
risultare inadeguate, in difetto o in eccesso, per parecchi pazienti;