1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
______________________________________________________________________________________________RECENSIONI<br />
Tavoliere dai vincoli e dalle restrizioni<br />
fiscali, ma non si era giunti ancora,<br />
anche dopo l’apertura alla libera<br />
coltivazione, all’affrancazione<br />
dell’uomo dalla mentalità servile o<br />
baronale. Se si pensa a cosa poteva<br />
significare, all’alba del ‘900, a <strong>Foggia</strong>,<br />
una libera assemblea <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni,<br />
si comprende il tono quasi ieratico<br />
dell’annunzio <strong>di</strong> Fioritto dalle colonne<br />
de Il Foglietto: « Profugo <strong>di</strong><br />
una classe a voi sempre avversa, vi<br />
porto il saluto della Commissione<br />
or<strong>di</strong>natrice e della Lega <strong>di</strong> <strong>Foggia</strong>.<br />
Voi <strong>di</strong>scuterete <strong>di</strong>gnitosamente e serenamente<br />
per dare così la prova che<br />
siete già educati alla vita politica e<br />
degni <strong>di</strong> migliore avvenire ». (p. 56).<br />
<strong>La</strong> Camera del <strong>La</strong>voro e la Federazione<br />
dei Conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Capitanata<br />
guidate dal Fioritto, da Silvestro Fiore<br />
e da Ercole Ferreri, sono realtà <strong>di</strong><br />
valore civile che avviano le masse<br />
nell’area della formazione politica, È<br />
il momento, spiega il Mascolo, in<br />
cui il socialismo romanticosentimentale<br />
della giovinezza <strong>di</strong><br />
Domenico Fioritto si fa « <strong>di</strong>verso » e<br />
<strong>di</strong>venta « rivoluzionario, intransigente<br />
e massimalistico », spingendo<br />
l’uomo non solo a pre<strong>di</strong>care, ma anche<br />
a lottare. affrontando i rigori della<br />
legge <strong>di</strong> quei tempi, avvicinandosi<br />
sempre più chiaramente alla linea <strong>di</strong><br />
Enrico Ferri, guardando alla riserva<br />
rivoluzionaria delle plebi rurali. <strong>La</strong><br />
spiegazione è psicologica ed ambientale,<br />
in quanto egli «viveva nelle<br />
zone più drammaticamente colpite<br />
da questo processo <strong>di</strong> degradazione e<br />
squilibrio economico e sociale: <strong>Foggia</strong><br />
e Sannicandro Ga rganico, zone<br />
che lui aveva per base <strong>di</strong> operazione<br />
politica e culturale; la<br />
prima nel cuore del Tavoliere, l’altra<br />
in quel Gargano dove l’arretratezza<br />
delle strutture, esasperava ancora <strong>di</strong><br />
più la miseria dei lavoratori e <strong>di</strong> tutti<br />
i ceti popolari » (p. 61). Era l’epoca<br />
terribie del krumiraggio organizzato,<br />
della strumentalizzazione delle forze<br />
dell’or<strong>di</strong>ne a servizio dell’esclusivismo<br />
padronale, erano i tempi<br />
dell’o<strong>di</strong>o tra i poveri e poveri, tra figli<br />
del popolo, e, alla fine, restavano<br />
i morti su quella terra affamata e<br />
maledetta.<br />
Come si spiega che lo stesso uomo<br />
<strong>di</strong> allora dovesse, nel 1908 ritirarsi<br />
dalla milizia <strong>di</strong> partito (la famosa<br />
lettera ad Antonio Pitta <strong>di</strong>rettore<br />
de Il Foglietto, del 28 novembre) e<br />
confessare su quelle stesse colonne<br />
tre anni dopo « . . . mi ero cominciato<br />
ad allentare dal partito militante,<br />
perché si sospettavano<br />
gl’intellettuali e temevo <strong>di</strong> essere<br />
preso anch’io in antipatia » (p. 119-<br />
120 e cap. VII, passim). Dopo il<br />
congresso <strong>di</strong> Reggio Emilia ed il<br />
primo conflitto mon<strong>di</strong>ale, dopo la<br />
Rivoluzione Russa, e mentre si aprivano,<br />
per la unità dei lavoratori,<br />
nuove problematiche, sfocianti nella<br />
polemica a destra e nella spaccatura<br />
(la espulsione dei riformisti), lo stesso<br />
uomo era giunto comunque ai<br />
vertici della organizzazione. Da qui<br />
forse, e fino alla chiusura ed all’isolamento<br />
durante il Ventennio, la<br />
critica <strong>di</strong> Mascolo si fa più serrata e<br />
dura, non mai priva <strong>di</strong> una razionale<br />
<strong>di</strong>sposizione ad interpretare l’uomo.<br />
<strong>La</strong> tenuta <strong>di</strong> Fioritto <strong>di</strong>rigente richiama<br />
ragioni più lontane, avvolte<br />
forse nella stessa ombra insanguinata<br />
<strong>di</strong> Silvestro Fiore ucciso a <strong>Foggia</strong><br />
dall’anarchico Carretta.<br />
107