1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
___________________________________________________________PIANO REGOLATORE TERRITORIALE<br />
l’area centrale per inse<strong>di</strong>arvi i loro impianti, in quanto queste scelte<br />
potrebbero corrispondere unicamente a criteri <strong>di</strong> valutazione aziendalistica,<br />
in contrasto con le <strong>di</strong>rettive programmatiche orientate a correggere<br />
la tendenza spontanea delle forze <strong>di</strong> mercato.<br />
3. — Si può anche accettare, per ragioni <strong>di</strong> convenienza, questo<br />
stato <strong>di</strong> fatto; salvo a ritenere che sarebbe stato preferibile — nel rispetto<br />
dell’obiettivo del riequilibrio territoriale — che per i predetti<br />
impianti industriali fossero state scelte ubicazioni ricadenti nella fascia<br />
interme<strong>di</strong>a del nostro modello <strong>di</strong> assetto territoriale, nella fascia cioè<br />
caratterizzata da un minor grado <strong>di</strong> importanza economica.<br />
A favore <strong>di</strong> questa tesi sta il rilievo che una simile scelta ubicazionale<br />
avrebbe più facilmente esteso i suoi benefici in<strong>di</strong>retti alla terza<br />
fascia esterna, ancora più depressa, contenendo così gli effetti dell’ulteriore<br />
emarginazione.<br />
Questo rilievo sarebbe valido a con<strong>di</strong>zione che i fattori agglomerativi<br />
e le ragioni <strong>di</strong> economie esterne, presenti in maggior misura<br />
nell’area centrale del sistema, fossero neutralizzati dall’insorgere <strong>di</strong><br />
fenomeni <strong>di</strong> congestione territoriale. Il che non è. E quin<strong>di</strong> preferire<br />
per la localizzazione dei nuovi impianti industriali, specie <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong><br />
notevoli <strong>di</strong>mensioni e ad elevato contenuto tecnologico, la seconda area<br />
interme<strong>di</strong>a sarebbe sicuramente una scelta in pura per<strong>di</strong>ta, in quanto<br />
comporterebbe la rinuncia, senza contropartita, ai fattori agglomerativi<br />
e alle economie esterne presenti in maggior misura nell’area centrale<br />
del sistema.<br />
4. — D’altro canto, la tesi tendente a ridurre gli inse<strong>di</strong>amenti industriali<br />
nell’area centrale del sistema al fine <strong>di</strong> favorire un più accelerato<br />
sviluppo della fascia interme<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> eliminare così l’insorgere<br />
<strong>di</strong> fenomeni, inquadrabili nel noto principio della « causalità circolare<br />
cumulativa » (Myrdal), potrebbe essere valida a due con<strong>di</strong>zioni.<br />
<strong>La</strong> prima con<strong>di</strong>zione è che l’area centrale del sistema possa essere<br />
qualificata già economicamente avanzata, una area cioè già ricca che<br />
tende a <strong>di</strong>ventare sempre più ricca a scapito delle altre aree del sistema<br />
che conseguentemente <strong>di</strong>ventano sempre più povere. Il che non corrisponde<br />
alla realtà.<br />
<strong>La</strong> seconda con<strong>di</strong>zione è che nelle altre aree, o anelli concentrici,<br />
manchino completamente altre possibilità <strong>di</strong> sviluppo.<br />
<strong>La</strong> proposta <strong>di</strong> « preferire » la fascia interme<strong>di</strong>a all’area centrale del<br />
sistema può risultare valida in un simile schema <strong>di</strong> ragionamento:<br />
a) date alcune possibilità <strong>di</strong> sviluppo, cioè l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> alcune<br />
47