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1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...

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______________________________________________________CONVEGNO « SERVIZI SOCIO - SANITARI »<br />

Con l’indagine avviata, la Giunta provinciale si propone <strong>di</strong> conoscere<br />

la scala dei bisogni socio-sanitari complessivi del territorio, e<br />

cioè:<br />

— quelli privati o in<strong>di</strong>viduali o soggettivi;<br />

— quelli pubblici o collettivi od oggettivi;<br />

— quelli sociali o <strong>di</strong> merito.<br />

Dai bisogni, poi, si dovrà passare all’esame delle domande scaturite<br />

e, da queste, all’apprestamento delle strutture e dei presi<strong>di</strong> sociosanitari,<br />

all’inserimento degli operatori idonei, ecc. t pleonastico ricordare<br />

che le domande variano a seconda della cultura del probabile<br />

fruitore dei servizi, ed anche a seconda della sua coscienza sanitaria,<br />

della sua maturità civile, della sua educazione politica.<br />

<strong>La</strong> domanda, comunque, è un momento importante <strong>di</strong> democrazia<br />

sociale e spetta all’Ente preposto o delegato (Stato, regione, provincia<br />

e comune) programmare ed operare perché la domanda stessa sia sod<strong>di</strong>sfatta,<br />

senza peraltro prescindere da quelle iniziative e promozioni<br />

che l’indagine potrà suggerire nell’interesse della salute della comunità.<br />

Partendo dal concetto, da tutti i partiti democratici con<strong>di</strong>viso, che<br />

il bisogno sanitario è sociale, va da sé che i servizi socio-sanitari devono<br />

essere pubblici ed erogati in termini globali per quantità e qualità,<br />

al fine primario <strong>di</strong> fare salute, creando nel territorio della provincia<br />

una rete <strong>di</strong>ffusa ed organica <strong>di</strong> filtri per la prevenzione, perché possa<br />

essere evitata l’insorgenza delle patologie.<br />

<strong>La</strong> nuova necessaria politica operativa non dovrebbe <strong>di</strong>scostarsi da<br />

questi presupposti:<br />

1) L’azione sociale deve costantemente mirare a far recuperare al<br />

citta<strong>di</strong>no ed alla comunità locale il proprio ruolo <strong>di</strong> autogestione dei<br />

bisogni e delle risorse;<br />

2) la prevenzione dev’essere privilegiata nelle sue tre fasi:<br />

la primaria, in <strong>parte</strong> eziologica, che ha l’obiettivo <strong>di</strong> conoscere ed<br />

eliminare le casualità provocanti il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne bio-psico-sociale e, in<br />

conseguenza, le situazioni socio-patologiche; la secondaria, ovvero<br />

l’intervento precoce; la terziaria, ovvero l’intervento per bloccare e<br />

sod<strong>di</strong>sfare il bisogno;<br />

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