1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
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______________________________________________________________________________________________RECENSIONI<br />
testa che aveva una nota <strong>di</strong> Danton<br />
ed una voce che certo sarebbe stata<br />
quella <strong>di</strong> Miraebau. Disse: — Oggi<br />
avete la vostra casa, compagni! Poi<br />
non ricordo come, dalla piccola casa<br />
della sezione <strong>di</strong> partito, l’oratore<br />
giungesse alla grande casa <strong>di</strong> tutti,<br />
alla Patria dei citta<strong>di</strong>ni » alimentata<br />
nei clubs della Grande rivoluzione.<br />
Poi fu tutto nella vibrazione <strong>di</strong> una<br />
magnetica catena e non ricordo altro.<br />
Ma capii che Fioritto aveva chiara la<br />
continuità, solo in <strong>parte</strong> <strong>di</strong>scorde, tra<br />
l’89 e il 93, tra il prelu<strong>di</strong>o rivoluzionario<br />
borghese e la tensione realizzatrice<br />
giacobina soffocata dalla palude<br />
<strong>di</strong> Termidoro. Anche là una <strong>di</strong>alettica<br />
umana eterna. Pertanto, a <strong>parte</strong><br />
il romanticismo del giovane «<br />
transfuga »dalla classe agiata ov’era<br />
nato, i para<strong>di</strong>gmi magnetici <strong>di</strong> Bovio<br />
e <strong>di</strong> lmbriani, a Napoli avevano<br />
completato naturalmente la tra<strong>di</strong>zione<br />
risorgimentale della famiglia.<br />
Figlio <strong>di</strong> settari e settario — intendo<br />
per settarismo, il voto religiosamente<br />
sansimoniano che da<br />
Mazzini procede fino a Saverio Friscia<br />
— presentì la chiamata paolina<br />
<strong>di</strong> colui che viene serbato nel segreto<br />
all’opera <strong>di</strong> Dio. Non è sfuggito<br />
all’autore questo risvolto giovanile<br />
che si consacrò a Domokos; anche se<br />
l’approfon<strong>di</strong>mento ne è <strong>di</strong>fficile, ed<br />
il Mascolo, che rispetta la documentazione<br />
reale, ha posto in luce quanta<br />
strada ancora resta da percorrere per<br />
gli storici del Movimento Operaio<br />
nella provincia <strong>di</strong> <strong>Foggia</strong> e dei suoi<br />
interpreti. Fioritto non era certo un<br />
<strong>La</strong>zzaretti perché attinse le prime<br />
esperienze politiche a « la cultura<br />
laica e risorgimentale » (p. 12). Era<br />
la Massoneria, con la ere<strong>di</strong>tà del Risorgimento<br />
e la rina-<br />
scenza del più antico programma<br />
umanitario e cosmopolita. Sull’accusa<br />
<strong>di</strong> massoneria s’impernia lo<br />
scontro con il Serrati al Congresso <strong>di</strong><br />
Ancona e segue uno dei mo menti <strong>di</strong><br />
ritiro <strong>di</strong> Fioritto nell’ombra (p. 138-<br />
139).<br />
Eppure era stato massone Errico<br />
Malatesta, e la cosa è storicamente<br />
provata, aggiungo, non solo per Andrea<br />
Costa, ma perfino per Michele<br />
Bakunin, fondatore <strong>di</strong> logge tra i cavatori<br />
del Carrarese.<br />
Fino dalla caduta dei Borboni, la<br />
culla del socialismo meri<strong>di</strong>onale si<br />
riconosce nella Massoneria. Tra le<br />
più recenti analisi, condotte sui documenti<br />
polizieschi e <strong>di</strong> archivio,<br />
decisamente chiarificatrice è quella<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Gabrieli (Il socialismo<br />
nelle logge napoletane del 1867 in «<br />
Rivista Massonica », maggio 1978,<br />
pp. 167-172). Oltre alla Loggia (mai<br />
demolita) I figli <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong> (presieduta<br />
da Mariano Maresca) ne esisteva<br />
una altra intitolata ad<strong>di</strong>rittura I<br />
figli <strong>di</strong> Masaniello. Se peraltro si riflette<br />
sul titolo <strong>di</strong>stintivo della Loggia<br />
siciliana (anch’essa oggi fiorente)<br />
<strong>La</strong> Vita Nuova, non si torna<br />
solo a Napoli ed alla « Massoneria<br />
popolare » <strong>di</strong> Saverio Friscia, l’ « internazionalista<br />
» <strong>di</strong>ssidente da Mazzini.<br />
Omonima iniziativa era stata,<br />
durante il Risorgimento, la società<br />
rivoluzionaria ed insieme <strong>di</strong> formazione<br />
morale per il popolo, approvata<br />
e promossa dal Mazzini (33° del<br />
Supremo Consiglio - Grande Oriente<br />
<strong>di</strong> Palermo) ed a quelle Logge Operaie<br />
liguri cui egli si rivolgeva sempre<br />
con commozione, ricordando<br />
quante volte i fratelli (artigiani e scaricatori)<br />
gli avessero salvata la vita.<br />
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