1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
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______________________________________________________CONVEGNO « SERVIZI SOCIO - SANITARI »<br />
Nella globale gradualità alternativa, possono essere mo menti <strong>di</strong><br />
passaggio e <strong>di</strong> verifica, a seconda dei casi, dei bisogni, delle emergenze,<br />
ecc.:<br />
1) Le strutture <strong>di</strong> base socio-assistenziali, con servizi articolati<br />
sull’intero territorio ed a zone, con un’équipe mo derna, preparata, <strong>di</strong>namica,<br />
non sclerotica <strong>di</strong> personale, idonea all’indagine socioeconomica<br />
in ogni circostanza, oltreché ai delicati colloqui necessari,<br />
con intenti anche <strong>di</strong> formare una coscienza sociale pubblica. Le strutture,<br />
va da sé, devono essere in con<strong>di</strong>zione, quand’occorra, <strong>di</strong> assistere<br />
economicamente, subito e bene, anche in via domiciliare;<br />
2) Le forme alternative al ricovero dei minori, me<strong>di</strong>ante affidamenti<br />
educativi a famiglie ed a persone singole idonee, oppure a gruppi<br />
o piccole comunità civili, <strong>di</strong> cui facciano <strong>parte</strong> madri naturali, spesso<br />
fuori della famiglia originaria per incomprensione. <strong>La</strong> stessa adozione,<br />
d’altronde, extrema ratio per i minori in totale abbandono, potrà<br />
essere riconsiderata ed ulteriormente ri<strong>di</strong>mensionata. Spetta ai pubblici<br />
poteri, all’Ente Locale in prima persona, allestire tali presi<strong>di</strong> (gruppi<br />
- appartamenti, ecc.), affidandoli ai propri operatori sociali, che ne curano<br />
dall’interno e dall’esterno la funzionalità, rendendo <strong>parte</strong>cipi della<br />
questione le stesse madri naturali, le famiglie eventualmente affidatarie,<br />
la comunità.<br />
In questo campo, nella nostra provincia, c’è molto da scoprire,<br />
fors’anche da inventare, certamente da provare e riprovare, ma nessuna<br />
<strong>di</strong>strazione deve ritardare il fine dell’alternativa alla istituzionalizzazione,<br />
perché i minori « particolari ». fruendo <strong>di</strong> un’organica assistenza<br />
complessiva, possano ritrovare la sicurezza affettiva e la loro<br />
socializzazione.<br />
Anche il problema degli anziani, attuale più che mai, va inserito in<br />
questa sintetica <strong>di</strong>samina sociologica, sebbene nella nostra provincia<br />
sembra che la situazione degli anziani non tocchi generalmente punti<br />
<strong>di</strong>saggreganti ed emarginanti. <strong>La</strong> tra<strong>di</strong>zione, anzi una piuttosto solida<br />
costumanza familiare meri<strong>di</strong>onale, offre pochi dati sconfortanti e<br />
sconcertanti nel delicato campo dei rapporti con gli anziani. Epperò,<br />
anche qui qualcosa scricchiola e va rompendo l’atavico equilibrio tra<br />
vecchi e giovani. <strong>La</strong> <strong>di</strong>versa mentalità delle nuove generazioni, il più<br />
moderno modo <strong>di</strong> vivere, le inquietu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> una società in <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata<br />
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