1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
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______________________________________________________________________________________________RECENSIONI<br />
bermas ed Horkheimer e, più ancora,<br />
alla luce <strong>di</strong> una cosiddetta meto<strong>di</strong>ca<br />
dell’inter<strong>di</strong>sciplinarità, alla quale<br />
egli stesso sta lavorando con una serie<br />
<strong>di</strong> riflessioni e <strong>di</strong> iniziative culturali.In<br />
questo mo do il marxismo,<br />
nella misura in cui viene relativizzato,<br />
viene anche autenticato e, nello<br />
stesso, se così posso esprimermi,<br />
viene anche vanificato, nel senso che<br />
si riconosce che, nella misura in cui<br />
esso non sa dare spazio ad altre <strong>di</strong>mensioni<br />
che non siano quelle della<br />
economicità e della fatticità efficientistica<br />
e produttivistica, <strong>di</strong>venta un<br />
umanesimo <strong>di</strong>sumano. Ma si ba<strong>di</strong><br />
bene che la polemica del Molinario<br />
non è affatto rozza ed acida: anzi potrei<br />
<strong>di</strong>re che non è neppure esplicitata<br />
nella maniera in cui qualche altro<br />
avrebbe desiderato. Anzi si potrebbe<br />
<strong>di</strong>re che egli resta molto compiacente<br />
e arrendevole nei riguar<strong>di</strong> del marxismo.<br />
Fa sue, ad esempio, le parole<br />
che un altro prete, spagnolo Dome<br />
me, ha rivolto alle masse dei giovani<br />
italiani, nelle sue vibranti conferenze<br />
alla pro civitate christiana <strong>di</strong> Assisi;<br />
parla cioè della rivelazione e degli<br />
stimoli che José Maria Go nzales-<br />
Ruiz gli ha dato per una scoperta<br />
nuova del marxismo, quando egli<br />
stesso ha confessato: « Io sono <strong>di</strong>ventato<br />
più cristiano il giorno in cui<br />
ho scoperto e letto Karl Marx ».<br />
<strong>La</strong> vanificazione del marxismo e<br />
(per esso) <strong>di</strong> ogni ideologia sta nel<br />
fatto che egli mette in evidenza che<br />
all’analisi epistemologica delle modalità<br />
e della relatività e provvis orietà<br />
della conoscenza umana risulta<br />
che è <strong>di</strong>sumana ed insostenibile<br />
quella teoria o quella ideologia che<br />
si ponga come unica ed assoluta ga-<br />
rante della verità <strong>di</strong> una ipotesi o<br />
proposta etica. Per questo il Molinario<br />
parla <strong>di</strong> pluralismo, <strong>di</strong> sinfonismo<br />
della verità, <strong>di</strong> relatività e <strong>di</strong> apofaticità<br />
del linguaggio umano.<br />
<strong>La</strong> struttura del suo <strong>di</strong>scorso,<br />
dunque, pur nella settorialità delle<br />
tre sezioni del suo libro, è unitaria ed<br />
ispirata da questa mozione <strong>di</strong> principio:<br />
se è vero che il senso della vita<br />
sta nell’agire e nel capire che non ha<br />
senso <strong>di</strong>re che la vita non ha senso e<br />
che se la vita <strong>di</strong> ogni uomo ha un<br />
senso « chi lotta e soffre su <strong>di</strong> una<br />
zolla <strong>di</strong> terra, lotta e soffre su tutta la<br />
terra » (Nikos Kazantzakis).<br />
Inoltre, un altro degli elementi <strong>di</strong><br />
compiacimento per il presente lavoro,<br />
sta nel fatto che il Molinario ha<br />
messo in risalto, grazie alla critica<br />
letteraria <strong>di</strong> stampo gramsciano e <strong>di</strong><br />
ispirazione populista, che Parzanese<br />
oggi deve essere conosciuto, non solo<br />
perché egli resta l’autore <strong>di</strong> leziose<br />
e serene poesiole per educare il<br />
popolo a miti sentimenti, ma soprattutto<br />
perché egli può essere letto in<br />
chiave marxista e materialista non<br />
più come il patetico addormentatore<br />
delle coscienze (sic Francesco e Flora),<br />
ma come il don Milani o il Paulo<br />
Freire dell’Italia meri<strong>di</strong>onale del secolo<br />
XIX.<br />
Se Ernst Bloc ha scritto che « ogni<br />
uomo che ha delle aspirazioni<br />
vive nel futuro ed il Passato giunge<br />
solo più tar<strong>di</strong> ed il vero presente non<br />
è mai generalmente quasi ancora<br />
giunto » il Molinanio, grazie alla<br />
me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> Hans Georg Gadamer,<br />
secondo cui « chi scrive e trasmette<br />
si crea egli stesso i propri contemp oranei<br />
» precisa che il merito e la bontà<br />
del metodo ermeneutico sta appunto<br />
nel fatto che, almeno, esso<br />
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