1977 parte I (file pdf - Kb. 842) - Biblioteca Provinciale di Foggia La ...
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_______________________________________________________________LA DROGA PROBLEMA SOCI ALE<br />
d) ricerca e speranza <strong>di</strong> stimoli atti ad incrementare l’attività intellettiva<br />
ed artistica.<strong>La</strong> droga viene intesa e vissuta in questi casi come<br />
una possibilità offerta all’uomo <strong>di</strong> utilizzare meglio le proprie possibilità<br />
e <strong>di</strong> slatenizzare le recon<strong>di</strong>te e reposte facoltà psichiche;<br />
e) ricerca e bisogno intenso del mistico, della pace e dell’amore universale;<br />
f) bisogno <strong>di</strong> un rapporto più umano e sod<strong>di</strong>sfacente con l’universo,<br />
con la natura e con gli altri esseri umani, secondo quanto espresso<br />
e pre<strong>di</strong>cato da Timothy Leary, ideologo americano della droga attorno<br />
agli anni « 60 »;<br />
g) ricerca della droga con presunzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa da un bisogno, da una<br />
sofferenza sia <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne somatico che <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne psicologico e morale;<br />
<strong>di</strong>fesa da una situazione penosamente vissuta dalla quale il soggetto<br />
tende a sottrarsi.<br />
Tale ricerca è dettata da profonde motivazioni psicologiche in<strong>di</strong>viduali,<br />
quali la depressione e l’ansia, sentimenti esistenti già prima dell’impatto<br />
con la droga (Iervis).<br />
Secondo Ancona il desiderio della droga rappresenterebbe: « ...una<br />
sorta <strong>di</strong> protezione esistenziale originaria quasi come il seno della madre<br />
per il bambino... ».<br />
Delle motivazioni sociali annoveriamo:<br />
a) Crisi dei valori tra<strong>di</strong>zionali con la mancanza <strong>di</strong> regole fisse <strong>di</strong> comportamento.<br />
b) Guadagno d’identità sociale « ... molti giovani, specie se sottoproletani<br />
non hanno nulla, neanche una ipotesi <strong>di</strong> identità sociale. A<br />
questo punto è meglio essere drogati che nessuno... » (Madeddu);<br />
c) <strong>La</strong> crisi <strong>di</strong> occupazione con mancanza <strong>di</strong> un ruolo sociale e conseguenti<br />
<strong>di</strong>fficoltà materiali e <strong>di</strong> integrazione nella società;<br />
d) Crisi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne familiare. Il 51% <strong>di</strong> tossicomani appartiene a<br />
famiglie in crisi.<br />
e) Stress provocati dalla civiltà tecnico-industriale con impoverimento<br />
dei rapporti inter-personali.<br />
f) Pseudo filosofia del consumismo con <strong>di</strong>pendenza dagli oggettiidolo<br />
proposti dai mass-me<strong>di</strong>a: TV, automobile, seconda casa, calcio,<br />
sesso...<br />
<strong>La</strong> droga così è « ... solo un prodotto del sistema... e del menù quoti<strong>di</strong>ano<br />
delle frustrazioni e delle consolazioni <strong>di</strong> tutti ... » (Jervis).<br />
Per ciò che concerne la politica della droga nel mondo giovanile, si<br />
deve sottolineare il passaggio dall’uso delle droghe socializzanti per<br />
eccellenza, come il cannabis, che non si può usare se non in gruppo,<br />
all’eroina che si consuma da soli in una esperienza squallidamente solitaria.<br />
Sono scomparsi lo spirito e l’adesione a gruppi, i fermenti <strong>di</strong> contestazione<br />
ed hanno preso posto il lasciarsi andare ed il lento morire,<br />
come un ennesimo aspetto della civiltà del consumismo sotto il beneplacito<br />
dei trafficanti <strong>di</strong> droga e del grande capitale che alimenta il<br />
mercato.<br />
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