Bilancio d'esercizio e bilancio consolidato Alperia 2018
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<strong>Alperia</strong> SpA<br />
<strong>Bilancio</strong> <strong>d'esercizio</strong> <strong>2018</strong><br />
Il documento è strutturato secondo le cinque dimensioni<br />
dell’Unione dell’Energia: (i) decarbonizzazione, (ii) efficienza<br />
energetica, (iii) sicurezza energetica, (iv) mercato interno<br />
dell’energia, (v) ricerca, innovazione e competitività.<br />
I principali obiettivi del Piano, relativamente alle energie<br />
rinnovabili, sono:<br />
--<br />
al 2020: una percentuale di produzione di energia da<br />
FER nei consumi finali lordi di energia pari al 17% (contro<br />
il 20% previsto dalla UE) e una quota di energia da FER<br />
nei consumi finali lordi di energia nei trasporti del 10%<br />
(stessa percentuale di quella prevista dalla UE);<br />
--<br />
al 2030: una percentuale di produzione di energia da<br />
FER nei consumi finali lordi di energia pari al 30% (contro<br />
il 32% previsto dalla UE) e una quota di energia da FER<br />
nei consumi finali lordi di energia nei trasporti del 21,6%<br />
(a fronte del 14% previsto dalla UE).<br />
Nel documento, che è stato posto in consultazione a tutti<br />
i livelli con le parti interessate per arrivare a una versione<br />
finale entro la fine del 2019, sono evidenziate anche una serie<br />
di proposte di misure per raggiungere i target individuati.<br />
Un decreto ministeriale particolarmente atteso dagli<br />
operatori, tuttora non ancora emanato, è quello relativo<br />
all’incentivazione delle fonti non fossili (cd. FER 1); la bozza<br />
di decreto, esistente ad inizio <strong>2018</strong>, è stata ridiscussa dal<br />
nuovo Esecutivo formatosi a seguito delle elezioni politiche<br />
nazionali tenutesi in data 4 marzo <strong>2018</strong>.<br />
In data 22 gennaio 2019 il Governo ha inviato lo schema<br />
del suddetto decreto a Bruxelles per ottenere il via libero<br />
definitivo da parte della Commissione Europea in merito<br />
alla verifica di compatibilità con le linee guida in materia di<br />
aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente; come noto, la bozza<br />
di decreto, che prevede importanti misure incentivanti<br />
per il settore fotovoltaico, è stata bocciata a fine <strong>2018</strong> dalla<br />
Conferenza Unificata Stato - Regioni, a seguito della stretta<br />
agli incentivi per l’idroelettrico e per la geotermia presente<br />
nella citata bozza.<br />
L’accesso agli incentivi sarà regolato da due meccanismi a<br />
seconda della potenza degli impianti; quelli con potenza<br />
inferiore a 1 MW dovranno partecipare a procedure pubbliche<br />
per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri,<br />
mentre gli impianti con potenza uguale o maggiore a 1 MW<br />
dovranno partecipare a procedure di asta.<br />
Il cosiddetto decreto FER 2, dedicato agli incentivi per le<br />
fonti rinnovabili più innovative e costose, è – secondo quanto<br />
riferito dall’Esecutivo – di prossima emanazione.<br />
Da ultimo si fa presente che l’art. 3 del D.L. 25 luglio <strong>2018</strong><br />
n. 91, convertito – con modificazioni - dalla legge 21<br />
settembre <strong>2018</strong> n. 108, ha posticipato la fine del mercato di<br />
maggior tutela nel settore dell’energia elettrica al 1° luglio<br />
2020 (precedentemente era prevista per il 1° luglio 2019);<br />
il rinvio, a detta del Governo, è finalizzato a preparare al<br />
meglio la transizione al mercato libero.<br />
Consiglio di Gestione (da sin.):<br />
Paolo Acuti, Membro e Vice Direttore Generale<br />
Renate König, Membro<br />
Johann Wohlfarter, Membro e Direttore Generale<br />
Giuseppina Martelli, Vicepresidente<br />
Wolfram Sparber, Presidente<br />
Siegfried Pohl, Membro<br />
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