Bufanda
Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.
Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.
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Destino che spesso non è come lo si immagina; non si trova, già
scritto, dietro le carte di una zingara, ma si altera e contamina in
continuazione, come un essere vivente creato dagli incroci e dai
contatti, dai rumori confusi, dalle facce sfuocate, dagli incontri fugaci.
Dagli sguardi torvi e dai sorrisi solari (14) .
E se proprio non riuscite a trovare il motivo per ridere potete
sempre rivolgervi all’improbabile Ufficio Smarrimenti & Ritrovamenti.
Magari, oltre al sorriso, troverete anche il coraggio di fare
una scelta o, più semplicemente, il giocattolo che avete perso durante
il trasloco, quando eravate piccoli... (15)
Bufanda, dunque, lo avrete capito, è un prodotto estremamente
eterogeneo,una maglia ben strana,composita,sfilacciata,una sorta
di sciarpa della nonna sferruzzata; lana grezza, taffetà, seta cotta,
cotone, cashmere, probabilmente canapa, fili argentati, panno grosso
bergamasco e via discorrendo. Una sciarpa impregnata di odori,
o profumi, avvolgente e calda, in grado di sprigionare calore in forme
variegate: il caldo bruciante di una lacrima nostalgica, il calore
di un momento (come cantava De André), la fragranza da forno di
una brioche, la timida brace di una sigaretta invernale, la calura di
un piccolo paese del Sud, il caldo confortante di una risata.
Tutto questo fa di Bufanda una sciarpa da portarsi sempre appresso,
valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà
il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi,
pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare,
ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari
che magari non avevate notato prima.
In ogni caso, per chi se lo stesse chiedendo, Bufanda non è una
parola senza senso: bufanda vuol dire sciarpa, in spagnolo.
Dopo una pubblicazione dal titolo francofono, Cyclette, e una
anglofona, Star, abbiamo optato per una terza lingua, vuoi per menare
vanto della nostra cultura, vuoi per dare un carattere ecumenico
e internazionale alle nostre pubblicazioni.Va da sé che con tutte
le lingue, vive o morte, i dialetti, gli idiomi, gli slang, i codici alfanumerici,
i borborigmi presenti sulla Terra, abbiamo agio per un altro
migliaio di pubblicazioni almeno.
E ora lasciatevi avvolgere dalla nostra Bufanda.
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