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Bufanda

Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.

Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.

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Smarrimenti & Ritrovamenti

racconto di Antonio Mele

illustrazione di Elena Prette

All’Ufficio Smarrimenti & Ritrovamenti c’era molta folla, quella

mattina, e i due Impiegati facevano una gran fatica a esaudire le

numerose e pressanti richieste del pubblico.

Uno Strano Signore, completamente decapitato, agitava freneticamente

verso lo sportello una fotografia che riproduceva un volto

a grandezza naturale, e di tanto in tanto l’avvicinava a sé, ponendosela

sul collo.

Il Maggiordomo che l’accompagnava cercava di spiegare all’Impiegato

dietro lo sportello: «Vedete? Il Signor Conte ha perso la testa

per una Ballerina... Osservate bene la fotografia e controllate

cortesemente se la testa del Signor Conte è stata ritrovata!»

Alle loro spalle, tra sbuffi e spintoni, un Uomo col Cappello sulle

Ventitré farfugliava confusamente che qualcuno (non ricordava

chi) l’aveva indirizzato in quell’Ufficio perché aveva perso la memoria.

In quel mentre un Celebre Oratore seguitava a urlare: «Insomma!

Sono due settimane che vengo qua, e domani ho la conferenza...

Allora, l’avete trovato il filo del mio discorso?»

La confusione cresceva, finché sul posto intervenne un Baldanzoso

Gendarme, con tanto di mustacchi scuri e di sciabolone alla

cintola, che con voce poderosa ordinò: «Silenzio, o faccio sgombrare!»

Poi, con tono sarcastico, aggiunse: «Ci mancherebbe che, oltre

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