Bufanda
Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.
Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.
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Ringraziamenti
In primo luogo riteniamo doveroso ringraziare l’Università degli
Studi di Parma che, per il secondo anno, ha creduto nel nostro
progetto editoriale. Molto preziosi sono stati anche i contributi di
Enrico Cantino, Sara Mazza, Daisy Vanicelli, Cristiano Ciaravolo e
Laura Bonomini per il supporto fornito nella fase di revisione dei
testi. Ogni singolo errore contenuto in Bufanda è da attribuirsi
esclusivamente alla loro eventuale negligenza. Ringraziamo altresì
l’amico Angelo Rossi per i consigli e la consulenza. Ringraziamo naturalmente
tutti gli autori e gli illustratori che hanno partecipato attivamente
al progetto inviandoci le loro opere. Ringraziamo anticipatamente
tutti i lettori, sia quelli che apprezzeranno la nostra Bufanda,sia
quelli che non gradiranno i suoi effetti avvolgenti.Ringraziamo
per ultimo, ma proprio ultimo, l’insigne Topus per avere finalmente
prestato il suo sommo ingegno alla causa di Tapirulan.