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Bufanda

Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.

Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.

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sueta loquacità.

«Mi ha parlato» ripeté per l’ennesima volta l’uomo «Sì, il Papa mi

ha parlato.»

Poi, proseguì estatico:

«La sala Nervi era piena all’inverosimile. Il Papa percorreva il

corridoio tra due ali di folla. Poi, il suo sguardo ha incrociato il mio.

Si è fermato ed è ritornato sui suoi passi... Sì, proprio verso di me.

Io tremavo. Pensate, il Santo Padre aveva posato il suo sguardo su di

me. Mi guardava dritto negli occhi. Quando è giunto a una distanza

che gli consentisse di toccarmi, ha alzato la mano con le tre dita distese.

Sembrava mi volesse benedire, ma...»

«Maaa?» lo incitò all’unisono la folla.

«... Le sue tre dita mi hanno afferrato delicatamente il mento... »

riprese lentamente il Toni prima di interrompersi per la commozione.

Il barbiere, a cui sfavillavano gli occhi dalla curiosità, lo incalzò:

«Ma ti ha parlato? Cosa ti ha detto?»

«Sì...» replicò rapito il Toni «Mi ha chiesto:“Figliolo, chi è stato

quel tosapecore che ti ha fatto questo taglio di capelli?”»

Fu un trionfo di ilarità. Qualcuno parlò di miracolo. Gli scherni

del barbiere avevano resuscitato il Toni dei tempi migliori.

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