Bufanda
Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.
Considerate Bufanda come una sciarpa metaforica. Quindici illustrazioni per quindici racconti o, specularmente, quindici racconti per quindici illustrazioni: un intreccio variegato di trama e ordito, inorganico, forse sbilenco e inelegante, ma di certo non casuale. Una sorta di sciarpa della nonna sferruzzata. Una sciarpa da portarsi sempre appresso, valido rimedio contro il fastidioso vento gelido che sferzerà il vostro umore. E, proprio come una sciarpa, assorbirà odori, profumi, pensieri. Ogni volta che la prenderete in mano sarà, sì, tanto familiare, ma sempre diversa, sfumata, ricca di sensazioni e particolari che magari non avevate notato prima.
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Lo spazzino, il cammello e lo spazio profondo
racconto di Cristiano G. Gozzini
illustrazione di Roberto Meli
«Sì» rispose Arthur «sì. Erano in fondo a un
casellario chiuso a chiave che si trovava in
un gabinetto inservibile sulla cui porta era
stato affisso il cartello ATTENTI AL LEOPARDO.»
Douglas Adams
C’era una volta...
«Un fante spaziale!» diranno subito i miei venticinque piccoli
lettori.
No ragazzi,avete sbagliato.C’era una volta un cammello.Non un
cammello mutante con incommensurabili poteri telecinetici e nemmeno
un fine matematico proveniente da un mondo a forma di pizza,
ma proprio un semplice cammello, di quelli che ti guardano con
occhi cisposi, ruminando senza fretta.
Temo che iniziare citando Collodi con una spruzzatina di
Manzoni sia un po’ azzardato; d’altra parte forse dovrei smetterla
di scomodare questo e quest’altro autore.
Proviamo a cominciare in modo più originale.
Era una notte buia e tempestosa.
Su Deltholopithan IV soltanto i corrieri di spore si arrischiavano
ad affrontare i rigori della stagione.
I corrieri di spore e uno spazzino imbronciato.
Uh, beh... i corrieri di spore, uno spazzino imbronciato e il cammello
all’altro capo del guinzaglio.
Insomma,a voler ben vedere,a un giudizio ponderato che tenesse
conto del complesso e rigoglioso ecosistema ospitato dal qua-
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