Elevatori Magazine 1 - 2023
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gardens. The solution designed and implemented<br />
by TK Elevators was a panoramic elevator with<br />
high automation: the calling and opening of the<br />
elevator doors, in fact, do not require external<br />
pushbuttons but take place thanks to the presence<br />
detector sensors that therefore facilitate the<br />
machine-user interaction, especially of the one<br />
with not only motor, but also visual, auditory and<br />
cognitive disabilities.<br />
The next contribution was presented by<br />
architect Cristiana Cellucci (researcher, Iuav),<br />
who outlined a research project in which the<br />
recovery of disused railway infrastructure in<br />
Abruzzo’s inland areas was combined with the<br />
physical and psychological well-being needs of<br />
the older part of the population. The research<br />
resulted in the drafting of a performance and<br />
design requirements document for the creation<br />
of bicycle and pedestrian paths, service<br />
infrastructure, exercise and play spaces as<br />
replacement functions for old tracks, stations<br />
and servant areas. Horizontal but also vertical<br />
connections, represented by elevators placed at<br />
junction points between walkways at different<br />
heights, are proposed for the promotion of<br />
active aging and livability in small towns.<br />
In his second speech, architect Giovanni<br />
Perrucci focused on the need to change the<br />
neutral urban design paradigm toward an<br />
equitable approach, that is, one that takes<br />
into account the variability of users of public<br />
space, ranging from the child to the cyclist, via<br />
the pedestrian with reduced mobility, either<br />
because he or she has a disability or because<br />
he or she is temporarily in a disadvantageous<br />
condition such as pushing a wheelchair or<br />
pulling a suitcase. A correct vision of public<br />
space passes through its complete safety and<br />
usability, to achieve which it is necessary to<br />
ensure the complete accessibility of the city.<br />
Therefore, some examples of urban elevator<br />
projects in Italy and abroad were exhibited;<br />
the interventions, in addition to being used to<br />
ensure the vertical accessibility of parts of the<br />
city separated by major differences in height,<br />
are distinguished by their consistent insertion<br />
with the context and their high social value.<br />
permeabilità visiva verso i giardini. La soluzione<br />
progettata e realizzata da TK Elevators è stata un<br />
ascensore panoramico ad elevata automatizzazione:<br />
la chiamata e l’apertura delle porte dell’ascensore,<br />
infatti, non necessitano di pulsantiere esterne ma<br />
avvengono grazie ai sensori rilevatori di presenza<br />
che quindi agevolano l’interazione macchinautente,<br />
specialmente di quello con disabilità non<br />
solo motorie, ma anche visive, uditive e cognitive.<br />
Il successivo contributo è stato presentato<br />
dall’architetto Cristiana Cellucci (ricercatrice,<br />
Iuav) che ha esposto un progetto di ricerca in cui<br />
il recupero delle infrastrutture ferroviarie in disuso<br />
delle aree interne abruzzesi è stato coniugato con le<br />
esigenze di benessere fisico e psichico della parte<br />
più anziana della popolazione. La ricerca ha avuto<br />
come risultato la redazione di un documento di<br />
prestazioni e requisiti progettuali per la creazione<br />
di percorsi ciclopedonali, infrastrutture di servizio,<br />
spazi per l’allenamento e il gioco come funzioni<br />
sostitutive di vecchi binari, stazioni e aree serventi.<br />
Collegamenti orizzontali ma anche verticali,<br />
rappresentati da ascensori posizionati nei punti di<br />
snodo tra camminamenti a diverse quote, vengono<br />
proposti per la promozione dell’invecchiamento<br />
attivo e della vivibilità nelle piccole città.<br />
Nel suo secondo intervento, l’architetto Giovanni<br />
Perrucci ha focalizzato l’attenzione sulla necessità<br />
di cambiare il paradigma della progettazione<br />
urbana neutra verso un approccio equo, che<br />
tenga cioè conto della variabilità degli utenti<br />
dello spazio pubblico, che vanno dal bambino<br />
al ciclista, passando per il pedone con mobilità<br />
ridotta, sia perché ha una disabilità sia perché<br />
temporaneamente si trova in una condizione<br />
svantaggiosa quale potrebbe essere spingere una<br />
carrozzina oppure trainare una valigia. Una corretta<br />
visione dello spazio pubblico passa per la sua<br />
completa sicurezza e fruibilità, per raggiungere<br />
le quali si rende necessario garantire la completa<br />
accessibilità della città. Sono stati dunque esposti<br />
alcuni esempi di progetti di ascensori urbani, in<br />
Italia e all’estero; gli interventi, oltre a essere<br />
utilizzati per garantire l’accessibilità verticale di<br />
parti della città separate da importanti dislivelli,<br />
si distinguono per il loro inserimento coerente col<br />
contesto e per il loro elevato valore sociale.<br />
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