Elevatori Magazine 1 - 2023

© Aitor Ortiz, courtesy of / per gentile concessione di Vaumm Architects.
Fig. 4 - Vaumm Architectsʼ project in the city of Hernani, Spain.
Fig. 4 - Il progetto di Vaumm Architects nella città di Hernani, Spagna.
structure at the base, on which a steel and
glass framework rests, emphasising the
visual connection between the cabin and the
surrounding landscape. In addition to connecting
the two levels of departure and arrival, the lift
has an intermediate stop at an entrance to the
sports centre, articulating the project with the
existing urban routes and endowing it with
additional utility (Fig. 5).
From a structural point of view, the section of
the footbridge thickens in correspondence with
the tower, borrowing its
width, and thins out by
widening the surface as
it approaches the existing
retaining wall, on which it
engages
(Fig. 6).
The intrados appears
faceted and angular,
taking on a sculptural
language that the black
colour of the cladding
makes abstract. The
work offers two opposing
readings, one linked to the
lightness of the landscape,
characterised by the use of
glass and the thin profiles
of the railings, and the
other represented by the
monolithic nature of the
bridge, which seeks to
dialogue with the enormous
scale of the surrounding
urban infrastructure.
© Aitor Ortiz, courtesy of / per gentile concessione di Vaumm
Architects.
Fig. 5 - Vaumm Architectsʼ project in the city of
Hernani, Spain. / Il progetto di Vaumm Architects
nella città di Hernani, Spagna.
in calcestruzzo alla base, sulla quale poggia
un’incastellatura in acciaio e vetro, che mette
in evidenza la connessione visiva tra la cabina
e il paesaggio circostante. L’ascensore, oltre
a connettere i due livelli di partenza e arrivo,
ha una fermata intermedia in corrispondenza
di un ingresso al centro sportivo, articolando
il progetto con i percorsi urbani esistenti e
connotandolo di ulteriore utilità (Fig. 5).
Dal punto di vista strutturale, la sezione del ponte
pedonale si ispessisce in corrispondenza della
torre, mutuandone la
larghezza, e si assottiglia
allargando la superficie
man mano che si avvicina
al muro di contenimento
esistente, su cui si innesta
(Fig. 6).
L’intradosso appare
sfaccettato e spigoloso,
assumendo un linguaggio
scultoreo che il colore
nero del rivestimento
rende astratto. L’opera
offre due letture
opposte, una legata alla
leggerezza al paesaggio,
caratterizzata dall’uso
del vetro e dei profili
sottili delle ringhiere, e
l’altra rappresentata dalla
monoliticità del ponte,
che cerca di dialogare
con l’enorme scala delle
infrastrutture urbane
circostanti.
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