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3. sostituzione degli attuali corpi illuminanti con sistemi equivalenti caratterizzati da maggiore efficienza e/o<br />

con tecnologie a LED; si ipotizza che il 30% degli attuali sistemi di illuminazione adottino già moderne<br />

tecnologie a basso consumo e che nel prossimo decennio il restante 70% venga sostituito consentano un<br />

risparmio energetico del 30% per punto luce; un ulteriore risparmio è ottenibile dall’uso di sistemi domotici<br />

volti a minimizzare l’uso di illuminazione artificiale a parità di servizio offerto. Studi effettuati dal CESI<br />

Ricerca individuano nel 25% il risparmio energetico ottenibile da tali sistemi cosicché, immaginando un<br />

applicazione della domotica al 30% degli impianti di illuminazione esistenti si ottiene un’ulteriore riduzione<br />

dei consumi pari allo 7.5%.<br />

4. sostituzione, per fine vita tecnologica, dei 2/3 dell’attuale parco elettrodomestici e macchine alimentate<br />

elettricamente con macchinari a maggior efficienza, ipotizzando che ogni nuovo componente comporti un<br />

risparmio del 30% sui consumi della macchina dismessa; tale riduzione si è supposto venga completamente<br />

compensata dall’incremento nel numero di macchinari alimentati elettricamente che è ipotizzabile si registri<br />

nei prossimi anni in base all’attuale trend.<br />

5. installazione di impianti fotovoltaici per circa 250kW;<br />

6. diffusione dei sistemi domotici al fine di adeguare in tempo reale le condizioni ambientali dei singoli volumi<br />

abitati, dal punto di vista sia climatico che dell’illuminazione artificiale, alle reali esigenze di utilizzo<br />

(interruzione della ventilazione ed attenuazione della temperatura negli ambienti non utilizzati o<br />

sottoutilizzati), il calcolo del risparmio energetico è stato ipotizzando che il 50% degli alberghi ricorra a tale<br />

tecnologia nei prossimi 10 anni.<br />

Per quanto riguarda la possibilità di utilizzo dell’energia solare sia per usi temici che elettrici e della<br />

microcogenerazione o microtrigenerazione si rimanda alle specifiche schede FER L05 e FER L08.<br />

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni<br />

Di seguito vengono riportati i dati sui risparmi conseguibili suddivisi per tipologia di intervento.<br />

La tabella successiva riassume i risparmi ottenibili attraverso al riduzione dei fabbisogni per il riscaldamento a seguito<br />

della riqualificazione energetica del sistema edificio impianto. In mancanza di dati sul numero di edifici e sulla relativa<br />

volumetria si è supposto che le percentuali di risparmio di energia per la climatizzazione invernale ottenibile da<br />

ciascuno degli interventi siano le stesse del settore residenziale, ipotizzando che le condizioni di un edificio<br />

residenziale siano le stesse di un edificio ad uso terziario dal punto di vista del riscaldamento.<br />

Tab. 4: risparmio energetico annuo ottenibile entro il decennio 2010÷2020 nel riscaldamento del settore terziario<br />

ktep t CO2<br />

Consumi totali del settore terziario<br />

(2005)<br />

119,51 280.740<br />

Risparmio annuo<br />

componente % ktep t CO2<br />

superfici opache<br />

verticali<br />

costi (M€)<br />

Tempo<br />

ammort.<br />

(anni)<br />

4,13 4,94 11.604 94,64 19,7<br />

coperture e componenti 1,15 1,37 3.225 22,15 16,6<br />

elementi trasparenti 0,80 0,96 2.252 43,85 37<br />

impianti di<br />

riscaldamento:<br />

0,00 0<br />

sostituzione calda a: 15 17,93 42.111 42,93 1,5<br />

telegestione: 3,5 4,18 9.826 42,81 6,5<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 120<br />

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