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l’obbligo di definire le specifiche tecniche “Ogniqualvolta sia possibile”,… “in modo da tenere conto dei<br />

criteri di accessibilità per i soggetti disabili, di una progettazione adeguata per tutti gli utenti, della tutela<br />

ambientale”.<br />

Con l’emanazione del Decreto Interministeriale di approvazione del Piano d’azione nazionale sul Green<br />

Public Procurement, che fa seguito alla delega conferita al governo dall’art. 1, comma 1126 della<br />

L. 296/2006 (finanziaria per l’anno 2007), nonché con l’emanazione dei successivi decreti Ministeriali<br />

che fisseranno i “Criteri ambientali minimi” per le categorie di beni, servizi e lavori ambito oggettivo<br />

d’intervento del Piano d’azione, verrà delineato un quadro di riferimento utile a facilitare l’adozione e<br />

l’implementazione di pratiche di GPP sia dal punto di vista tecnico che metodologico.<br />

Nel quadro giuridico nazionale va menzionato anche il D.M. 8 maggio 2003, n. 203 “Norme affinchè gli<br />

uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e<br />

beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del<br />

fabbisogno medesimo”. Le norme del Piano d’azione sul GPP potranno essere utile strumento per<br />

armonizzare i principi del DM 203/2003 con quelli del Green Public Procurement, che si basa su<br />

considerazioni afferenti l’intero ciclo di vita ambientale di beni, di servizi e di lavori.<br />

c) Normativa nazionale<br />

D.M. 19/12/2003: “Approvazione del testo integrato della disciplina del mercato elettrico” (G.U.<br />

30/12/2003, n. 301, S.O.)<br />

D.M. 24/10/2005: “Aggiornamento delle direttive per l'incentivazione dell'energia elettrica prodotta da<br />

fonti rinnovabili ai sensi dell'articolo 11, comma 5, del D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79” (G.U. 14/11/2005, n.<br />

265, S.O.)<br />

D.M. 24/10/2005: “Direttive per la regolamentazione dell'emissione dei certificati verdi alle produzioni<br />

di energia di cui all'articolo 1, comma 71, della L. 23 agosto 2004, n. 239” (G.U. 14/11/2005, n. 265, S.O.)<br />

Decreto Legislativo 29/12/2003 n°387<br />

Il decreto legislativo dà specifica attuazione alle disposizioni della Direttiva 2001/77/CE sulla promozione<br />

e l’incremento dell’elettricità da fonti rinnovabili nel mercato interno, volto a creare le basi per un<br />

futuro quadro comunitario in materia.<br />

I punti maggiormente salienti del decreto legislativo sono i seguenti:<br />

- razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative;<br />

- definizione delle regole per la remunerazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili,<br />

nel quadro degli incentivi che stimoleranno la competizione e la riduzione dei costi;<br />

- adozione di misure dedicate, a sostegno di specifiche fonti (come biomasse e solare) e<br />

tecnologie (generazione distribuita e impianti ibridi), non ancora pienamente pronte per il<br />

mercato, ma molto promettenti per il futuro;<br />

- disposizioni specifiche per gli impianti di potenza non superiore a 20 kW.<br />

Per agevolare la diffusione di impianti di piccola taglia (in particolare per il solare Fotovoltaico), il<br />

decreto prevedeva l’applicazione del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da<br />

impianti alimentati a fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kW, soglia questa<br />

incrmentata a 200 kW da successivi provvedimenti.<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 11

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