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Genova

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Figura 11 – Struttura organizzativa<br />

Oltre alla Struttura Tecnica di Supporto sono stati portati avanti tavoli tecnici tematici coordinati da un<br />

Capofila, con lo scopo di definire gli aspetti metodologici e realizzativi delle varie fasi del SEAP e di<br />

programmare le azioni a breve e lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione della<br />

CO2 previsti dal Patto dei Sindaci.<br />

Il monitoraggio del presente Piano di Azione ben si associa con le attività di controllo ed aggiornamento<br />

da effettuarsi in conseguenza dell’adozione e/o approvazione dei più importanti documenti<br />

programmatici di cui l’Amministrazione si è dotata recentemente.<br />

A seguito dell’approvazione del Piano Urbano della Mobilità, i prossimi appuntamenti con l’uscita delle<br />

strategie cittadine saranno, come detto, il Piano Urbanistico Comunale a fine anno 2010 e la redazione<br />

del Piano Energetico Comunale, del quale il SEAP può essere considerato una prima sperimentazione ed<br />

anticipazione.<br />

La declinazione del principio di sostenibilità all’interno degli indicatori atti a valutare l’efficacia degli<br />

strumenti in previsione risulta fondamentale in una realtà come quella di <strong>Genova</strong>, che si appresta ad<br />

intraprendere una fase di revisione generale della strumentazione urbanistica, sfruttando al massimo<br />

l’opportunità fornita dal dibattito intorno alle priorità ambientali, come riesame delle proprie linee di<br />

indirizzo.<br />

Sulla stessa linea si pone inoltre la procedura di Valutazione Ambientale Strategica che i piani debbono<br />

affrontare in ottemperanza al recente Dlgs 4/2008, ai sensi della Direttiva UE 42/2001. Una della azioni<br />

inserite nell’Action Plan fa infatti riferimento all’introduzione di criteri energetici negli ambiti di<br />

trasformazione urbana previsti dal Piano Urbanistico, a testimonianza dell’accoglimento di istanze<br />

ambientali ed energetiche nella scelta, progettazione e gestione delle strategie territoriali.<br />

Emerge quindi un quadro in cui il SEAP che il Comune di <strong>Genova</strong> propone non intende affiancarsi alla<br />

pianificazione ordinaria o alle iniziative avviate, ma porlo come guida e metodo della propria prospettiva<br />

di governo della città, nel breve e nel lungo periodo.<br />

La concretezza degli obiettivi del SEAP urge la traduzione delle osservazioni contenute nel piano di<br />

monitoraggio in altrettanti indicatori che consentano un veloce test nell’attuazione delle politiche<br />

ambientali. Un criterio sopra tutti viene fornito dall’impostazione della Baseline e dell’Action Plan stessi,<br />

che prevedono come indicatori sintetici dell’attività virtuosa e sostenibili delle città sottoscriventi la<br />

riduzione dei consumi energetici e quella delle emissioni di CO2, verificati biennalmente.<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 40

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