07.04.2013 Views

Genova

Genova

Genova

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ALLEGATO 1 - IL QUADRO NORMATIVO VIGENTE A LIVELLO NAZIONALE<br />

E REGIONALE<br />

a) Norme europee<br />

Il protocollo di Kyoto e il “Burden sharing agreement”<br />

L'11 dicembre 1997 è stato adottato il Protocollo di Kyoto che stabiliva misure atte a ridurre le emissioni<br />

climaltranti nei paesi industrializzati per il periodo successivo all'anno 2000. Il protocollo concerne le<br />

emissioni di sei gas ad effetto serra (CO2, CH4, N2O, HFC, PFC e SF6). Globalmente, gli Stati inclusi<br />

nell'allegato I della convenzione quadro si impegnano a ridurre le loro emissioni di gas ad effetto serra<br />

nel periodo 2008-2012 di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990. L'allegato B del protocollo contiene gli<br />

impegni quantificati sottoscritti dagli Stati contraenti. Tra il 2008 e il 2012 gli Stati membri dell'Unione<br />

devono ridurre collettivamente le loro emissioni di gas ad effetto serra dell'8%. L’Unione Europea ha<br />

firmato il protocollo il 29 aprile 1998 e lo ha ratificato il 31 maggio 2002 (Decisione del Consiglio EU<br />

2002/358/CE). Il protocollo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia.<br />

L’obiettivo europeo stabilito dal Protocollo di Kyoto è stato ripartito tra gli Stati membri (“burden<br />

sharing”) con decisione del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dei stati membri del 17 giugno 1998 e<br />

confermata dal Consiglio Europeo del 25 marzo 200.: I maggiori oneri di riduzione risultano a carico dei<br />

Paesi che nel 1990 avevano una struttura produttiva a bassa efficienza e ad alto impiego di carbone<br />

(Gran Bretagna 12,5%, Germania 21%, Lussemburgo 28%). Invece per altri Paesi, che dovevano<br />

recuperare un “gap” di sviluppo rispetto alla media europea, è stato stabilito un limite alla crescita delle<br />

emissioni: Portogallo (+28%), Grecia (+25%), Spagna (+15%), Irlanda (+13%). Ai Paesi che avevano già<br />

raggiunto una elevata efficienza energetica nel settore industriale, come Italia e Olanda, è stato<br />

attribuito un obiettivo di riduzione più modesto in valori assoluti. Secondo questo accordo l’Italia<br />

avrebbe dovuto ridurre le proprie emissioni del 6,5 % rispetto al 1990.<br />

Il pacchetto di proposte “Climate action and renewable energy package”<br />

Il 23 gennaio 2008 la Commissione UE ha adottato il pacchetto di proposte “Climate action and<br />

renewable energy package” in attuazione degli impegni assunti dal Consiglio Europeo nel marzo del<br />

2007 in materia di lotta ai cambiamenti climatici e promozione delle rinnovabili. Il pacchetto legislativo<br />

intende condurre la UE a ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas serra (che aumenterà al 30% a<br />

condizione che altri paesi sviluppati si impegnino ad "analoghe riduzioni delle emissioni e che i paesi in<br />

via di sviluppo economicamente più avanzati si impegnino a contribuire adeguatamente sulla base delle<br />

loro responsabilità e capacità rispettive".) e porta al 20% la quota di rinnovabili nel consumo<br />

energetico entro il 2020 così come la quota di rinnovabili in tutte le forme di trasporto, che deve<br />

raggiungere il 10% del consumo finale di energia nel settore trasporti in ogni stato membro, nello<br />

stesso anno.<br />

Per ciascuno degli stati membri vengono fissati obiettivi individuali giuridicamente vincolanti da<br />

raggiungere secondo specifici piani d’azione nazionali. Il pacchetto legislativo, è diventato formalmente<br />

vincolante con l'approvazione da parte del Consiglio Europeo il 6 aprile 2009 si compone di 3 importanti<br />

direttive (direttiva promozione di energia da fonti rinnovabili 28/2009/CE, direttiva al fine di<br />

perfezionare ed estendere il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione dei gas a effetto<br />

serra, direttiva Stoccaggio geologico del biossido di carbonio, 1 decisione Sforzo condiviso finalizzato alla<br />

riduzione delle emissioni di gas a affetto serra ed altri interventi normativi sui carburanti e le emissioni<br />

delle autovetture nuove).<br />

Uno degli strumenti per la promozione degli obiettivi del “20-20-20” più promossi e diffusi dalla<br />

Commissione UE è il cosiddetto “Patto dei Sindaci (PdS)”.<br />

Successivamente, il Parlamento Europeo, in data 21 aprile 2009, ha approvato l’intero “terzo pacchetto<br />

legislativo sul mercato interno dell’energia”, in cui vengono presentate le misure necessarie al corretto<br />

funzionamento dei mercati di gas ed elettricità, esplicitate dalle nuove direttive e dai nuovi regolamenti<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 2

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!