Genova
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Direttiva 2002/91/CE è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005 e con il suo<br />
successivo aggiornamento (Decreto Legislativo n. 311 del 29 Dicembre 2006).<br />
Direttiva 2010/31/EU del Parlamento e del Consiglio Europeo modificativa della Direttiva 2002/91/EC<br />
sulla prestazione energetica nell’edilizia<br />
La Direttiva, in vigore l’8 luglio 2010, abroga la Direttiva 2002/91/EC del 1 febbraio 2002. L’Italia dovrà<br />
recepire entro il 9 luglio 2012 la direttiva con un DLGS che andrà a integrare e modificare il 311/06<br />
sostituendolo. Ai sensi della Direttiva,<br />
- dopo il 2020 tutti gli edifici nuovi dovranno essere a consumo energetico quasi zero, e gran<br />
parte dei consumi rimanenti dovranno provenire da fonti rinnovabili;<br />
- per gli edifici esistenti al momento non è previsto un obiettivo vincolante. Gli Stati membri<br />
dovranno seguire l'esempio del settore pubblico e stabilire relativi obiettivi nazionali per la<br />
trasformazione degli edifici esistenti in edifici a bassissimo consumo energetico;<br />
- il limite minimo dei 1000 m2 di facciata da ristrutturare sarà abolito, probabilmente a partire dal<br />
2014.<br />
- gli Stati membri dovranno giustificare, alla Commissione EU, se la differenza di prestazione fra<br />
soluzioni economicamente convenienti e quelle più efficienti superano il 15%;<br />
- le procedure per la certificazione energetica diventeranno più restrittive;<br />
- gli Stati membri dovranno adottare sistemi di verifica dei certificati, e dovranno adottare<br />
sanzioni in caso di non conformità. Le sanzioni dovranno essere efficaci, dissuasive e<br />
commisurate alla gravità dell'infrazione, e dovranno essere comunicate alla Commissione EU.<br />
- il settore pubblico dovrà fare da traino, anticipando gli impegni al 2018, due anni prima del<br />
settore privato;<br />
- saranno introdotti requisiti minimi di efficienza energetica per i componenti edili;<br />
- sarà introdotto un metodo di calcolo condiviso ed armonizzato fra tutti gli Stati membri.<br />
Direttiva 2010/30/UE del Parlamento Europeo e del consiglio 19 maggio 2010 concernente<br />
"Indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all'energia, mediante<br />
l'etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti".<br />
La Direttiva va a modificare e abrogare la Direttiva 92/75/EC sull'etichettatura energetica ed è entrata in<br />
vigore il 19 giugno 2010. Gli Stati Membri avranno tempo fino al 20 luglio 2011 per recepire la Direttiva<br />
nei rispettivi ordinamenti nazionali. La direttiva istituisce un quadro per l'armonizzazione delle misure<br />
nazionali sull'informazione degli utilizzatori finali, realizzata in particolare mediante etichettatura e<br />
informazioni uniformi sul prodotto, sul consumo di energia e, se del caso, di altre risorse essenziali<br />
durante l'uso nonché informazioni complementari per i prodotti connessi all'energia, in modo che gli<br />
utilizzatori finali possano scegliere prodotti più efficienti. Si applica ai prodotti che hanno un notevole<br />
impatto diretto o indiretto sul consumo di energia e, se del caso, su altre risorse essenziali durante l'uso<br />
e non riguarda:<br />
- i prodotti usati;<br />
- i mezzi adibiti al trasporto di cose o di persone;<br />
- la piastrina, o l'equivalente della piastrina, indicante la potenza, apposta per motivi di sicurezza<br />
sui prodotti.<br />
La Direttiva amplia il campo di applicazione della Direttiva Quadro 92/75/EC sull'etichettatura<br />
energetica, includendo tutti i prodotti connessi all'energia, ovvero il cui utilizzo incide sul consumo<br />
energetico quali, ad esempio, le finestre isolanti. La Direttiva modifica l'attuale classificazione A-G,<br />
integrandola con un'ulteriore categoria (A+++ ) con la possibilità di attuare un riscalaggio. Introduce,<br />
inoltre, l’obbligo di esporre l'etichetta con la classe di efficienza energetica del prodotto nei messaggi<br />
pubblicitari, in tutti i manuali e nelle brochure, dichiarante il consumo di energia, per consentire ai<br />
Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 5