Genova
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Un’altra metodologia per la produzione di biogas si ottiene attraverso l’installazione di biodigestori di<br />
fanghi provenienti dal processo di depurazione delle acque reflue urbane.<br />
Nel caso della città di <strong>Genova</strong>, gli impianti di trattamento acque reflue sono gestiti dalle società<br />
Mediterranea delle Acque, partecipata dal Comune di <strong>Genova</strong> attraverso IREN S.p.a..<br />
Dei nove depuratori che costituiscono la rete di impianti che tratta le acque reflue cittadine, soltanto<br />
quattro realizzano processi di trattamento anaerobico dei fanghi da cui si ottiene biogas; sono i<br />
depuratori di Voltri, Volpara, Valpolcevera e Darsena. Per quest’ultimo, a causa della localizzazione e<br />
degli scarsi spazi a disposizione, non è possibile attualmente immaginare alcuna azione per l’utilizzo del<br />
biogas ai fini della produzione locale di energia elettrica.<br />
Negli altri tre casi il SEAP prevede la realizzazione di un nuovo impianto di potenza o il potenziamento di<br />
quello esistente come descritto nelle schede seguenti.<br />
Le azioni corrispondenti al settore “produzione di energia da biogas” consentano un risparmio di<br />
energia da fonti primarie pari a 183.906 MWh anno e di emissioni pari a circa 102.580 t CO2 anno.<br />
6.7.6 Micro-cogenerazione/trigenerazione<br />
Gli impianti di micro-cogenerazione/trigenerazione possono avere un ruolo importante nel<br />
miglioramento dell’efficienza energetica in edifici come alberghi, piscine, ospedali, edifici residenziali;.<br />
Perciò risulta essere di particolare importanza una loro diffusione a livello territoriale all’interno del<br />
Comune di <strong>Genova</strong>. L’azione proposta all’interno del SEAP è stata dunque quella dell’incentivazione per<br />
l'installazione di impianti di micro-cogenerazione/trigenerazione verso società o privati, in modo tale da<br />
e stimolare rendere più agevole nel territorio genovese l’utilizzo di tale produzione di energia.<br />
Tale azione corrisponde ad una riduzione del consumo energetico pari a 200.000 MWh anno e di<br />
40.000 tCO2 anno.<br />
6.8 TELERISCALDAMENTO / TELERAFFRESCAMENTO<br />
Per la redazione del nuovo PUC, Urban Lab ha individuato all’interno del Comune di <strong>Genova</strong> ambiti con<br />
caratteristiche di complessità che rappresentano i nodi connessi a reti di significativa importanza, (quali<br />
infrastrutture, reti ambientali, culturali, ecc.) su cui sono compresenti problematiche quali il degrado<br />
edilizio, il degrado sociale, la presenza di mix funzionali incompatibili e sulle quali è stato necessario<br />
stabilire preventive e coordinate strategie di pianificazione, perseguendo sviluppi progettuali coerenti<br />
con gli obiettivi formulati dal Comune di <strong>Genova</strong>, l’inserimento di funzioni compatibili ed integrate e<br />
ricercare soluzioni volte alla qualità urbana.<br />
Dal punto di vista del risparmio energetico, è pertanto necessario prevedere all’interno della<br />
progettazione le soluzioni tecnologiche quali l’adozione di sistemi di cogenerazione e teleriscaldamento<br />
o l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili che consentano il contenimento dei consumi energetici ed<br />
una conseguente riduzione delle emissioni inquinanti.<br />
Le azioni previste sono state le seguenti:<br />
- Realizzazione di un impianto di cogenerazione all’interno del centro residenziale e servizi nell’area<br />
dell’ex stabilimento Boero a Molassana<br />
;Realizzazione di un impianto di trigenerazione nel polo scientifico-tecnologico della Collina degli Erzelli;<br />
- Sviluppo di sistemi di cogenerazione/trigenerazione e delle relative reti di teleriscaldamento;<br />
Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 73