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Genova

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Molteplici ausili possono essere di supporto all’attività di pianificazione, rendendola quindi più dinamica<br />

ed aggiornabile in tempo reale: attività in cui è importante disporre di un valido quadro conoscitivo in<br />

cui siano tenuti in considerazione i diversi aspetti della realtà e la loro corretta interrelazione.<br />

Spesso anche i dati statistici disponibili, riferendosi spesso a valutazioni di tipo medio o tendenziale, non<br />

sono in grado di restituire un’immagine corretta delle specifiche peculiarità dell’ambito considerato.<br />

Inoltre le informazioni disponibili risultano sovente datate. Tra i vari strumenti utilizzabili troviamo:<br />

− i sistemi GIS (Geographical Information System), che , come noto, servono a “territorializzare”<br />

le diverse informazioni, rendendole “visibili” ed “ integrabili” con l’assetto, sia fisico che<br />

programmatico, della realtà locale. La recente introduzione e diffusione di strumenti di georeferenziazione<br />

consente infatti l’archiviazione di dati di diversa tipologia, associati alla<br />

rappresentazione cartografica del territorio; dati facilmente implementabili e quindi<br />

aggiornabili in tempo reale. Tali sistemi permettono inoltre l’espletamento di nuove attività<br />

quali la possibilità di interrogazione di banche-dati, la restituzione grafica di carte tematiche, il<br />

calcolo di indici e relativa raffigurazione territoriale, con un più facile approccio, anche di tipo<br />

visivo. Detti supporti possono costituire anche un valido strumento per la redazione e<br />

conseguente utilizzo dei piani urbanistici alle diverse scale di riferimento. Diverse sono le<br />

tipologie di software di geo-referenziazione territoriale attualmente utilizzate: da programmi<br />

più semplici, ma pur validi, come MapInfo, ai sistemi più complessi quali Micro Station,<br />

Geomedia o ArcView o ArcInfo.<br />

− in ausilio al processo decisionale risultano i modelli di simulazione, che si presentano come<br />

supporto alle attività di piano,concepiti per favorire il confronto fra diverse politiche di<br />

intervento messe a punto dai pianificatori. Essi permettono ad esempio di prevedere le<br />

interrelazioni tra carico antropico e fabbisogno di mobilità e si basano sul concetto che uso del<br />

suolo ed offerta di trasporto si influenzano reciprocamente: la presenza di popolazione e di<br />

attività economiche e la loro distribuzione territoriale determinano la domanda di spostamenti<br />

degli individui e delle merci, mentre a sua volta l’offerta di trasporto influenza le scelte di<br />

localizzazione delle famiglie, delle imprese e, in generale, degli operatori economici. Esemplari<br />

di tools utili alle finalità suddette sono, a mo’ di esempio MEPLAN, BOYCE, DELTA, TLUMIP,<br />

TRESIS per citare alcuni tra i più adottati, che si basano sulla interrelazione fra “land use” e<br />

pianificazione del traffico e della mobilità. Tra gli strumenti specifici per la pianificazione delle<br />

reti infrastrutturali possono essere annoverati EMME3, VISUM, VISSIM, CUBE, PARAMICS.<br />

− i modelli di calcolo per le emissioni, che forniscono direttamente dati sui potenziali inquinanti,<br />

in virtù di approssimazioni e condizioni standard di riferimento. L’Amministrazione si avvale di<br />

TEE (sviluppato dall’ENEA con il supporto della società ASTRAN), realizzato per calcolare le<br />

emissioni inquinanti ed i consumi energetici relativi al trasporto su strada. Con la versione<br />

corrente è possibile il calcolo delle emissioni e dei consumi sia a livello aggregato, similmente al<br />

software COPERT III, che a livello microscopico (strada per strada). Il codice contiene una<br />

rappresentazione della flotta veicolare disaggregata in accordo con la classificazione COPERT III<br />

e correlazioni-base per il calcolo delle emissioni a caldo (hot emissions) ricavate dalla<br />

metodologia CORINAIR e dai risultati del Progetto Europeo MEET.<br />

− le cosiddette “metodologie intuitive”, così nominate in quanto basano la loro operatività sul<br />

presupposto che, per rispondere ad un determinato quesito, un esperto compie implicitamente<br />

un processo di simulazione che già tiene conto di tutte le varie concause a lui note e della<br />

prevedibile incisività delle stesse. I metodi di previsione intuitivi sono particolarmente efficaci<br />

nell’analizzare problematiche in cui l’evoluzione dello stato di fatto è influenzato in modo<br />

predominate dal fattore umano, ad esempio nella pianificazione urbanistica o dei trasporti, in<br />

questioni socio-economiche, ecc. Ai fini della governance, tali metodi permettono di verificare i<br />

gradi di accoglimento delle iniziative di regolamentazione o pianificazione, di monitorare<br />

l’opinione pubblica nel tempo e, attraverso l’associazione di opportuni algoritmi matematici,<br />

anche l’attribuzione di pesi che rappresentino le priorità date dall’ente (o dal cittadino) a<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 75

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