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REGOLAMENTO REGIONALE 22 Gennaio 2009 n. 1 “Norme in materia di certificazione energetica degli<br />

edifici”<br />

In applicazione alla legge 22/07, il Regolamento Regionale n. 1/09 rappresenta uno dei principali<br />

strumenti adottati dalla Regione Liguria per raggiungere la riduzione del consumo energetico nel settore<br />

edilizio residenziale. Esso stabilisce i requisiti minimi che caratterizzano le prestazioni energetiche<br />

dell’involucro e dell’impianto che devono essere rispettati nel caso di edifici di nuova costruzione o in<br />

fase di ristrutturazione totale o parziale: in particolare sono stati definiti i limiti relativi alla trasmittanza<br />

termica delle strutture, al rendimento globale di impianto, al rendimento di produzione dei generatori di<br />

calore ed al fabbisogno di energia primaria globale per il riscaldamento.<br />

All’interno del regolamento è definita inoltre la procedura di certificazione sul territorio ligure, sia dal<br />

punto di vista del calcolo del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento di un edificio<br />

(recepimento delle normative UNI/TS 11300-1 ed 11300-2) sia per quanto riguarda la definizione dei<br />

limiti delle classi ed il modello stesso dell’attestato di certificazione energetica.<br />

DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE 3 Febbraio 2009 n. 3 “Aggiornamento degli obbiettivi<br />

del Piano Energetico Ambientale Regionale Ligure -PEARL- per l’energia eolica”<br />

Per sviluppare l'energia rinnovabile prodotta dal vento e nel contempo salvaguardare il patrimonio<br />

paesistico e naturalistico della Liguria, la Giunta Regionale si è dotata a partire dal 2002 di indirizzi volti a<br />

garantire il corretto inserimento nel territorio delle "fattorie" eoliche. Anche allo scopo di fornire<br />

chiarezza agli operatori del settore, sono stati fissati i criteri per l'individuazione di aree non idonee alla<br />

collocazione degli impianti eolici a causa delle emergenze di tipo paesistico e naturalistico in esse<br />

presenti, i requisiti progettuali minimi a garanzia della prestazione dell'intervento e i contenuti<br />

documentali da predisporre per le necessarie procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA).<br />

E' stato, quindi, condotto un lavoro di analisi territoriale, svolto anche a carico di siti segnalati da<br />

operatori privati e da pubbliche amministrazioni, che ha individuato una serie di possibili collocazioni sul<br />

territorio ligure. Si tratta di macroaree che soddisfano le condizioni poste per il corretto inserimento<br />

ambientale, all'interno delle quali è comunque necessario procedere sia alla progettazione che alle<br />

verifiche di dettaglio.<br />

Parallelamente è stata aggiornata la mappatura delle aree non idonee alla collocazione di impianti eolici<br />

di tipo industriale (anch'essa già disponibile dal 2002). Si tratta di aree tutelate da vincoli specifici, ad<br />

esempio di natura paesistica, caratterizzate dalla presenza di habitat o di specie animali di pregio.<br />

Con la Delibera del Consiglio Regionale n.3/2009 la Regione ha aggiornato gli obiettivi del Piano<br />

energetico ambientale regionale ligure (PEARL) per l'eolico: dagli 8 Megawatt di potenza installata<br />

individuati originalmente come obiettivo di sviluppo si è passati a 120 MW, con un incremento pari a 15<br />

volte.<br />

A maggio 2009 i Megawatt installati o in corso di installazione ammontano a 25.7, dimostrando già il<br />

superamento dell'obiettivo originario posto nel 2003 (da raggiungere entro il 2013).<br />

Il nuovo obiettivo non tiene conto della potenza installabile sotto forma di sfruttamento distribuito del<br />

vento tramite micro-generatori, nonché di impianti in ambito urbanizzato e/o industriale (dighe foranee,<br />

ambiti portuali, aree di riconversione, aree industriali).<br />

REGOLAMENTO REGIONALE 15 Settembre 2009 n. 5 “Regolamento per il contenimento<br />

dell’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico”<br />

Il Regolamento Regionale n°5 del 15 settembre 2009 ha come obbiettivo quello di garantire la sicurezza<br />

evitando gli sprechi e l’inquinamento luminoso, specialmente nei pressi degli osservatori e delle aree<br />

naturali protette. Viene pertanto promossa la riduzione dell'illuminazione pubblica nelle ore notturne<br />

attraverso riduttori del flusso luminoso, i led, che consentono risparmi del 40%, ed anche una diversa<br />

inclinazione delle luci che non potranno più essere rivolte verso l'alto per consentire la visione delle<br />

stelle nelle città. Tali vincoli dovranno valere anche per le insegne luminose, per le aree relative ai<br />

supermercati o ipermercati nel momento in cui chiudono, per gli impianti sportivi, quando non sono in<br />

funzione. Sono previste deroghe per gli ospedali, gli aeroporti, i fari, salvaguardando però il criterio del<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 17

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